Agenzia delle Entrate, controlli a sorpresa sul 2020 | Caselle utenti bombardate da brutte notizie
L’Agenzia delle Entrate rivede la posizione fiscale di migliaia di contribuenti, ma non permette loro di “rispondere”: danni gravissimi.
Nell’ultimo periodo, l’Agenzia delle Entrate ha intensificato i suoi sforzi per garantire la corretta dichiarazione dei redditi da parte dei contribuenti italiani per il 2020.
Quest’anno fiscale è stato messo sotto torchio dall’Agenzia delle Entrate, con migliaia di contribuenti chiamati ad adempiere ai propri doveri fiscali attraverso la presentazione di dichiarazioni integrative.
Migliaia di lettere di compliance sono state trasmesse ai contribuenti che potenzialmente hanno omesso redditi, evidenziando possibili anomalie legate a varie fonti di reddito come lavoro dipendente, autonomo e redditi da locazione non dichiarati.
Questo sottolinea l’importanza della correttezza e della trasparenza nel sistema fiscale, mentre allo stesso tempo evidenzia la necessità di fornire un supporto adeguato ai contribuenti per garantire un processo di conformità più agevole e efficace. Vediamo meglio cos’è accaduto.
Non si può nemmeno provare a fornire spiegazioni
Una delle principali strumentalità per il monitoraggio dei redditi è la sezione “L’Agenzia Scrive” dell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, che è stata segnalata come funzionante a singhiozzo nelle ultime giornate. Questo strumento è fondamentale per consentire ai contribuenti di verificare analiticamente i dati alla base delle segnalazioni dell’amministrazione. Le comunicazioni inviate agli interessati sono regolate dall’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, e hanno lo scopo di segnalare eventuali discrasie sulle dichiarazioni presentate.
Si invita quindi i contribuenti a regolarizzare la propria posizione attraverso la presentazione di una dichiarazione integrativa precompilata, con la possibilità di corrispondere le eventuali maggiori imposte emergenti con sanzioni ridotte. Queste sanzioni, come specificato, possono essere pari al 15% della maggiore imposta determinata, con un raddoppio in caso di omissione totale dei redditi da locazione soggetti a cedolare secca. Tuttavia, è importante notare che i contribuenti hanno la possibilità di fornire chiarimenti e documentazione probatoria nel caso in cui ritengano che i dati in possesso dell’amministrazione siano errati… o meglio, ce l’avrebbero se il sito funzionasse regolarmente.
Per molti sarà necessario rispondere manualmente
È stato segnalato che il servizio di auto-regolarizzazione è attualmente disponibile solo per alcune categorie di contribuenti, come i lavoratori dipendenti e i pensionati, mentre per altri potrebbe essere necessario compilare manualmente una dichiarazione integrativa. L’impiego delle dichiarazioni integrative può essere complesso, specialmente quando si tratta di cambiare completamente il modello dichiarativo originale, come nel caso del passaggio da un modello 730 ad un altro. Questo rende l’autogestione da parte dei contribuenti una sfida, soprattutto per coloro che hanno poca familiarità con l’informatica o con il sistema fiscale in generale.
È chiaro che l’Agenzia delle Entrate sta adottando misure rigorose per garantire la correttezza e la completezza delle dichiarazioni dei redditi. Tuttavia, è importante che questi sforzi siano bilanciati da un adeguato supporto e assistenza per i contribuenti, specialmente per coloro che potrebbero avere difficoltà nel comprendere e adempiere agli obblighi fiscali in modo autonomo.