La prova della calamita: se le tue pentole non la superano hai un grosso problema in cucina
Sei certo di star utilizzando gli utensili da cucina nella maniera giusta? Te lo rivela un test molto semplice, pensato da un esperto…
Nel vasto panorama delle attività culinarie, l’importanza degli strumenti e degli utensili utilizzati in cucina riveste un ruolo fondamentale.
In anni recenti abbiamo fatto enormi passi in avanti relativi alla strumentazione da cucina, che hanno cambiato completamente il modo in cui cuciniamo e risparmiamo.
Al di là della qualità degli strumenti che utilizziamo, esiste un criterio essenziale che spesso passa inosservato ma che rivela molto sulla qualità di questi utensili: la prova della calamita.
Se la tua pentola non supera la prova della calamita, potresti trovarti di fronte a un problema serio.
Davvero basta questo per risparmiare? Ne parla l’esperto…
Per decenni, i fornelli a gas hanno dominato le cucine italiane, ma negli ultimi anni c’è stata una crescente diffusione di un’alternativa innovativa: i piani cottura a induzione. Questa tecnologia offre una serie di vantaggi significativi rispetto ai tradizionali fornelli a gas, tra cui maggiore sicurezza, precisione nella regolazione della temperatura e potenziale risparmio energetico. Tuttavia, esaminare se effettivamente si risparmia con l’induzione richiede un approccio scientifico.
Il professore e fisico Vincenzo Schettini, noto per la sua divulgazione scientifica su Instagram con il profilo @lafisicachecipiace, fornisce una chiara spiegazione del funzionamento fisico dei piani cottura a induzione. Questi apparecchi sfruttano il principio dell’induzione elettromagnetica anziché la conduzione termica come i fornelli a gas. All’interno delle bobine situate sotto la superficie del piano cottura, viene generato un campo magnetico variabile nel tempo grazie a una corrente elettrica alternata. Questo campo magnetico induce corrente elettrica nella pentola, la quale, essendo di materiale ferroso, genera calore per cottura.
Visualizza questo post su Instagram
Alcune limitazioni portano a un risparmio complessivo
Secondo Schettini, l’efficienza dei piani cottura a induzione può raggiungere il 90%, rendendoli estremamente efficienti rispetto ai fornelli tradizionali. Poiché il calore viene generato direttamente nella pentola e non disperso nell’ambiente circostante, il tempo di cottura è più breve, riducendo quindi il consumo complessivo di energia. Tuttavia, è importante notare che la pentola deve essere di materiale ferroso per poter interagire con il campo magnetico induttore. Questo requisito può limitare le opzioni di pentole utilizzabili, ma la verifica è semplice: se una calamita aderisce saldamente al fondo della pentola, allora è adatta per l’induzione.
Sebbene i piani cottura a induzione offrano indubbi vantaggi in termini di efficienza energetica e sicurezza, è fondamentale considerare alcuni fattori per massimizzare il risparmio. Ad esempio, utilizzare tutte le zone di cottura contemporaneamente potrebbe aumentare il consumo di energia e superare il limite di potenza del piano cottura, riducendo così il vantaggio in termini di risparmio. È consigliabile quindi evitare di cuocere troppi cibi simultaneamente e sfruttare al meglio la potenza disponibile.