Truffa del wangiri: uno squillo, mettono giù e diventi povero in un istante | Non richiamare mai questi numeri
Si chiama wangiri, ed è solo l’ultima delle tattiche inventate dai truffatori per fregarti migliaia di euro: ecco a cosa stare attenti.
Nell’era digitale, le truffe telefoniche rappresentano una minaccia sempre più diffusa e sofisticata.
Una delle tattiche più insidiose è la truffa del Wangiri, un inganno che sfrutta la semplice ma efficace strategia di attirare le vittime a richiamare numeri a pagamento.
Questo schema truffaldino ha un’origine lontana ma, con l’avvento della globalizzazione e della tecnologia, si è diffuso rapidamente in tutto il mondo, generando un aumento significativo dei casi negli ultimi tempi.
Vediamo nel dettaglio come funziona e come proteggersi da questa tattica apparentemente semplice, ma che nasconde un metodo sofisticato.
Ti fregano in un attimo, ecco come
L’inganno si materializza in modo apparentemente innocuo: la vittima riceve una breve chiamata da un numero straniero, ma prima di poter rispondere, la chiamata si interrompe. Questo breve squillo, che dà il nome alla truffa (il termine “wangiri” in giapponese significa “uno squillo e giù”), suscita la curiosità o l’ansia della vittima che, ignara della truffa in corso, decide di richiamare il numero. È a questo punto che il piano dei truffatori entra in azione: la vittima viene indirizzata a un numero a pagamento, dove ogni secondo di chiamata comporta addebiti esorbitanti per servizi telefonici o abbonamenti premium.
La natura subdola di questa truffa sta nel fatto che i truffatori mirano a prolungare il più possibile la chiamata una volta che la vittima ha richiamato il numero. Utilizzando assistenti virtuali, messaggi preregistrati o, in alcuni casi, personale fittizio di presunti servizi clienti, i truffatori cercano di trattenere la vittima al telefono, poiché ogni istante di conversazione si traduce in profitti maggiori per loro. Le tariffe esorbitanti aumentano in base alla durata della chiamata, rendendo questo schema un’attività estremamente redditizia per i cybercriminali.
Come evitare di cadere vittima di potenziali truffe
Le indagini condotte dalla polizia internazionale hanno identificato i prefissi più utilizzati nelle chiamate-truffa, tra cui quelli della Moldavia (+373), Kosovo (+383) e Tunisia (+216). Tuttavia, i numeri truffa possono provenire da qualsiasi parte del mondo, e quindi è importante essere vigili e consapevoli. Esistono strumenti utili per proteggersi da queste frodi, come il programma messo a disposizione dall’Agcom, che consente di verificare se un numero è registrato nel Registro degli Operatori di Comunicazione, aiutando così a identificare e bloccare potenziali numeri truffa. Ci sono anche misure preventive che gli utenti possono adottare per proteggersi da queste truffe: innanzitutto, è consigliabile evitare di rispondere a chiamate da numeri non presenti in rubrica, specialmente se provengono dall’estero. È possibile anche bloccare le chiamate internazionali, sebbene ciò possa comportare il rischio di perdere chiamate legittime da contatti all’estero. In alternativa, ci sono numerose app disponibili che offrono funzionalità di filtraggio per le chiamate sospette, aiutando a prevenire l’accesso dei truffatori alla vittima.
Coloro che ricevono frequenti chiamate da numeri stranieri simili dovrebbero segnalare l’attività sospetta al proprio operatore telefonico o alle autorità competenti, come la polizia postale. Denunciare questi casi è essenziale per contribuire agli sforzi di individuazione e fermare i responsabili di queste truffe. In un mondo sempre più connesso, la consapevolezza e la prudenza sono fondamentali per proteggersi dalle minacce online e preservare la propria sicurezza finanziaria.