Ansia, cosa non dire alle persone che ne soffrono: i consigli degli esperti
Ci sono parole e frasi che possono sembrare rassicuranti, ma che in realtà non andrebbero mai dette a chi soffre di ansia. Vediamo cosa non dire e perché.
Quando si parla di ansia ci si riferisce ad un’emozione provata di fronte alla sensazione di una minaccia, sia essa reale o figurata. Chiunque, almeno una volta nella vita ha provato ansia. Del resto, in certe situazioni, sentirsi ansiosi è perfettamente normale.
Tuttavia, quando l’ansia è persistente e diventa difficile controllare le proprie preoccupazioni, anche in presenza di un evento banale, si parla di disturbi di ansia. Chi ne soffre può mostrare sintomi sia psicologici che fisici, fino a ritirarsi dalla vita sociale.
Riuscire a superare questo momento di disagio psicologico, spesso, dipende anche dalle persone con le quali il paziente interagisce e dalle cose che gli vengono dette. Per questo motivo, può essere utile conoscere le parole e le frasi che è meglio non dire a chi soffre di ansia.
Cosa non dire a una persona ansiosa
Sebbene, una certa dose di ansia sia utile ad affrontare le sfide che si presentano quotidianamente, quando diventa sproporzionata può creare un grosso disagio a chi la prova, tanto da influenzarne la vita personale, le relazioni, la capacità di lavorare, studiare e così via. Aiutare una persona che soffre d’ansia non è certamente facile, ma ci sono alcune indicazioni che potrebbero risultare utili. In particolare, ci sono parole e frasi che, sebbene possano sembrare confortanti, è meglio non dire a una persona ansiosa, perché possono rappresentare fonte di ulteriore stress.
Innanzitutto, non andrebbe mai sottovalutato lo stato di ansia di una persona. Dunque, a chi è in uno stato ansioso non andrebbe mai detto “Non lamentarti, stai bene”. Al contrario, andrebbe mostrata empatia e sincera rassicurazione. Anche dire “Ne uscirai” potrebbe essere una mossa sbagliata. In questo modo, infatti, non si fa altro che ricordare il brutto momento che il paziente sta vivendo.
Potrebbe, poi, apparire come una frase confortante, un modo per allontanare dal presente la preoccupazione, ma anche dire “ci penserai quando arriverà il momento” non rassicura affatto chi soffre d’ansia. Potrebbe essere, invece, utile invitare il paziente a creare un piano strutturato per raggiungere il tanto temuto obiettivo. In caso, l’ansia si manifesti in modo fisico, ad esempio, con un pianto o un attacco di panico, meglio evitare frasi del tipo “questo non ti aiuta”, proviamo piuttosto a metterci nei suoi panni e mostrargli la nostra vicinanza. Come dice un vecchio detto popolare “a volte un gesto, vale più di mille parole”.