Pensioni, l’INPS chiede la restituzione dei soldi: ecco chi rischia
Il rischio di dover restituire i soldi della pensione all’INPS è quasi una certezza per alcuni contribuenti. Ecco chi rischia e perché.
L’istituto Previdenziale ha avviato le procedure di recupero dei soldi delle pensioni per alcune categorie di contribuenti. Il motivo è chiaro, in seguito alle verifiche dei dati reddituali di alcuni pensionati, sono state rilevate delle incongruenze.
Dunque, l’INPS può chiedere i soldi indietro a quei pensionati che cercano di arrotondare con lavori occasionali o di breve durata, violando in questo modo le regole stabilite per il riconoscimento del trattamento pensionistico.
In alcuni casi, potrebbe essere violato il divieto di cumulo o potrebbe essere superato il limite reddituale stabilito per la percezione della pensione. Nel prossimo paragrafo cerchiamo di capire chi potrebbe dover restituire i soldi all’ente.
Pensioni: chi deve restituire i soldi della pensione
Per accertare che gli importi delle pensioni non vengano percepiti indebitamente, l’INPS procede periodicamente ad operazioni di verifica di sussistenza dei requisiti richiesti. In altre parole, l’ente verifica che le pensioni vengano erogate a chi ne ha effettivamente diritto. Quando da queste verifiche emergono incongruenze, l’Istituto Previdenziale attiva le procedure di richiesta di restituzione di parte della pensione.
Come abbiamo anticipato, le operazioni di controllo riguardano i dati reddituali dei pensionati. Il rischio di dover restituire le somme percepite ricade in particolar modo sui pensionati che cercano di sbarcare il lunario attraverso lavori occasionali o di breve durata, violando però le regole stabilite per il riconoscimento del trattamento. Ad esempio, la Quota 103 prevede il divieto di cumulo del reddito da lavoro. Nel caso di Ape sociale, invece, è importante ricordare che non è compatibile con ammortizzatori sociali di sostegno al reddito, oltre che con il reddito da lavoro. Altre misure, sebbene consentano il lavoro, ammettono un cumulo fino a un massimo di 5 mila euro lordi all’anno.
Non rispettare tali regole, comporta la richiesta di restituzione dei soldi percepiti, oltre che la decadenza del beneficio. Insomma, è opportuno che i titolari di pensione siano ben informati riguardo le condizioni e i limiti previsti per avere accesso alle misure previdenziali, così che venga evitato il rischio di incappare in pesanti sanzioni e/o restituzioni.