Bonus di 3.000€ senza limitazioni ISEE: devi solo comunicarlo al datore di lavoro
Immagina chiedere al tuo datore 3000 euro sull’unghia… e poi smetti di sognare ad occhi aperti: puoi farlo davvero, ecco come.
I ritmi frenetici del quotidiano spesso ci costringono a non considerare le possibilità che abbiamo attorno, finendo col perdere preziose opportunità.
Molto spesso infatti dopo una giornata di lavoro si ha solamente voglia di distendersi e non pensare a nulla, magari davanti a un buon film o a un programma di intrattenimento leggero.
Informarsi, però, rimane fondamentale: ti permette, per esempio, di scoprire che potresti essere nella posizione di beneficiare di un bonus di 3000 euro senza limiti di ISEE.
Ebbene sì: c’è solo un requisito da rispettare, ma è molto semplice. Scoprilo nel prossimo paragrafo.
250 euro in più in busta paga ogni mese: basta chiedere
Il nuovo anno porta con sé importanti novità per le donne italiane, soprattutto per le lavoratrici che hanno almeno due figli. Il 2024 ha visto l’introduzione di un sostegno finanziario significativo sotto forma di esonero fiscale, noto come Bonus Donne 2024. Questo provvedimento, parte della Legge di Bilancio, è stato messo in atto per alleviare il carico finanziario sulle famiglie e promuovere l’occupazione femminile. La somma totale assegnata ammonta a 3.000 euro, distribuiti in forma di aumenti in busta paga che possono arrivare fino a 250 euro al mese. Tuttavia, affinché le lavoratrici possano beneficiare di questo incentivo, devono soddisfare alcuni criteri fondamentali.
In primo luogo, il bonus è riservato esclusivamente alle lavoratrici dipendenti, sia nel settore pubblico che in quello privato, comprese le impiegate nel settore agricolo, in apprendistato e in somministrazione. È necessario avere un contratto a tempo indeterminato e almeno due figli. Le lavoratrici domestiche sono invece escluse da questo beneficio. L’esonero fiscale è stato attivato a partire da gennaio 2024, e coloro che soddisfano i requisiti possono richiederlo al datore di lavoro comunicando il numero e i codici fiscali dei figli. Il datore di lavoro invierà quindi i dati all’INPS per la valutazione e i controlli necessari. Una volta approvato, il bonus verrà erogato direttamente attraverso la busta paga.
E i pagamenti retroattivi? INPS chiarisce ogni dubbio
Una delle domande che molti si pongono riguarda i pagamenti retroattivi, per i mesi del 2024 precedenti la conferma della richiesta. L’INPS ha chiarito che i beneficiari riceveranno quanto dovuto a partire dalla prossima mensilità, senza pagamenti retroattivi. Un punto di particolare interesse riguarda le madri con almeno tre figli, che possono godere di un’estensione del beneficio anche negli anni successivi: questo permette loro di beneficiare del sostegno anche nel 2025 e nel 2026, fino al compimento del 18º anno dell’ultimo figlio.
Il Bonus Donne 2024 rappresenta un passo significativo verso la promozione dell’occupazione femminile e il sostegno alle famiglie italiane. Oltre a fornire un sollievo finanziario alle lavoratrici con figli, potrebbe anche incoraggiare altre donne ad entrare o rimanere nel mercato del lavoro, contribuendo così alla crescita economica complessiva del Paese. Tuttavia, è importante sottolineare che questo incentivo è solo uno dei passi necessari per affrontare le sfide legate alla maternità e all’occupazione femminile. Sono necessari ulteriori sforzi per garantire un equilibrio tra vita lavorativa e familiare, così come per affrontare le disuguaglianze di genere presenti sul luogo di lavoro.