Mercato energia: da fine giugno non c’è più marcia indietro | I pentiti del cambio di operatore devono darsi una mossa

Gli andamenti del mercato energetico promettono bene, ma... - Zapster.it
Gli andamenti del mercato energetico promettono bene, ma… (Adobe Stock) – Zapster.it

Il 1 luglio non sarà più possibile tornare indietro… ma intanto c’è chi non riesce nemmeno a disdire il proprio contratto!

Con l’avvento del mercato libero dell’energia, gli utenti hanno goduto di una maggiore libertà nella scelta del proprio fornitore energetico.

Tuttavia, la possibilità di tornare al mercato tutelato sembra essere un’opzione resa più difficile del previsto, secondo quanto rivela un’indagine condotta dall’associazione di consumatori Consumerismo No Profit.

La scoperta di ostacoli e rallentamenti nel processo di rientro ha spinto l’associazione a prendere seri provvedimenti, sollecitando un’indagine dettagliata sulle pratiche commerciali delle società energetiche del mercato libero.

Verrebbe da pensare che il diritto dei consumatori di scegliere il proprio fornitore energetico dovrebbe essere garantito senza ostacoli o impedimenti; eppure…

Trattamento shock per chi cerca di disdire le utenze

Secondo quanto riportato dall’indagine condotta da Consumerismo, molti utenti che hanno cercato di tornare al regime tutelato entro il termine del 30 giugno, come previsto dalla normativa vigente, hanno incontrato difficoltà significative. I call center delle compagnie energetiche spesso non forniscono informazioni chiare riguardo la procedura di rientro, e quando i consumatori riescono finalmente a parlare con un consulente, vengono spesso reindirizzati da un ufficio all’altro o addirittura viene loro negata l’esistenza stessa di questa opzione.

Una pratica particolarmente scoraggiante emersa dall’indagine è la richiesta di documentazione eccessiva da parte delle società, incluso l’invio di documenti via email. In alcuni casi, addirittura, è stato negato al telefono il diritto di ritorno al mercato tutelato. Tali ostacoli non solo creano frustrazione tra gli utenti, ma possono anche scoraggiarli dall’esercitare il proprio diritto di scelta. Il presidente di Consumerismo No Profit, Luigi Gabriele, ha dichiarato che di fronte a queste problematiche l’associazione ha deciso di agire presentando un esposto all’Antitrust. Questo passo è stato preso al fine di valutare se le pratiche delle società energetiche del mercato libero costituiscano un’infrazione delle norme sulla concorrenza, poiché sembrano ostacolare o rallentare il diritto dei consumatori di rientrare nel regime tutelato.

Ecco i consigli dell'associazione sulla procedura da seguire. - Zapster.it
Ecco i consigli dell’associazione sulla procedura da seguire. (Adobe Stock) – Zapster.it

Agire il prima possibile, ecco come

Nel frattempo, Consumerismo consiglia agli utenti interessati di avviare la procedura di rientro il prima possibile, considerando i tempi di elaborazione delle pratiche e le potenziali difficoltà nel processo. Suggerisce inoltre di stipulare un nuovo contratto con l’operatore energetico che gestisce il servizio nella propria area, facendo una ricerca sul sito dell’Arera nel caso in cui il nome del fornitore non sia noto. Per coloro che si trovano già nel mercato libero, Arera ricorda che fino al 30 giugno 2024 è ancora possibile cambiare operatore e ritornare al mercato tutelato. Questa scelta consente di essere poi automaticamente trasferiti al servizio a tutele graduali per un periodo transitorio di tre anni. Nonostante i recenti cali dei costi della materia prima, il ritorno al regime tutelato potrebbe risultare conveniente considerando le tariffe attuali.

Per effettuare il rientro, gli utenti devono identificare l’operatore del servizio di maggior tutela nella propria zona e presentare la richiesta utilizzando il modulo specifico fornito dall’operatore. Una volta accettata la richiesta, si procederà alla firma di un nuovo contratto di attivazione della fornitura. Si tratta di un processo che comporta un cambio di operatore, quindi è essenziale scegliere un fornitore che eroga anche il servizio di maggior tutela nella propria zona. A partire dal 1° luglio, i clienti non vulnerabili saranno automaticamente trasferiti al Servizio a Tutele Graduali una volta che saranno serviti nel regime di maggior tutela. I clienti vulnerabili continueranno a beneficiare del Servizio di maggior tutela.