Finalmente potrai lavorare continuando a prendere la pensione | L’Agenzia delle Entrate muta
Se la pensione non ti basta c’è una soluzione: in Italia puoi continuare a lavorare, e ti conviene farlo con questo tipo di contratto…
Nel tessuto lavorativo italiano, la figura del pensionato che decide di tornare attivamente nel mondo del lavoro è sempre più comune.
La domanda che spesso si pongono sia i pensionati stessi che i datori di lavoro è: quali sono le opzioni contrattuali disponibili?
La normativa vigente offre ai pensionati la possibilità di continuare a lavorare con una vasta gamma di opzioni contrattuali
Tuttavia, c’è un’opzione in particolare che fa particolarmente gola ai pensionati, date le sue peculiari caratteristiche.
Un contratto che ti garantisce vantaggi e pochi vincoli
La legge italiana non impedisce ai pensionati di continuare a lavorare, consentendo loro di essere assunti con una vasta gamma di contratti: secondo la normativa vigente, un pensionato può essere assunto con un contratto di lavoro indeterminato, determinato, a chiamata, a collaborazione, a prestazione e occasionale. Tra le molte opzioni, il contratto a chiamata è particolarmente adatto per i pensionati che desiderano mantenere flessibilità e libertà di gestione del proprio tempo. Questo tipo di contratto consente al datore di lavoro di assumere lavoratori under 24 e pensionati. Il pensionato che lavora con un contratto a chiamata si rende disponibile per svolgere attività lavorative in base alle effettive esigenze del datore di lavoro.
Un aspetto importante da considerare è che il pensionato assunto con questo tipo di contratto ha diritto ai permessi retribuiti, alle ferie, al trattamento di fine rapporto (TFR) e alla tredicesima mensilità, garantendo così una certa sicurezza economica. Secondo il Decreto Legislativo n. 81 del 2015, un lavoratore a chiamata può lavorare fino a un massimo di 400 giorni in 3 anni con lo stesso datore di lavoro. Tuttavia, questa regola non si applica a determinati settori come il turismo, lo spettacolo e la ristorazione, dove la natura stagionale del lavoro richiede una maggiore flessibilità.
Attenzione ai lavori “pericolosi”: come aggirare il problema
Ad esempio, un pensionato potrebbe essere assunto da un hotel o uno stabilimento balneare per affrontare picchi di lavoro durante la stagione estiva, nei fine settimana, durante le festività e le vacanze. In questi casi, il contratto a chiamata si rivela un’opzione ideale sia per il datore di lavoro che per il pensionato, consentendo una gestione efficiente delle risorse umane e offrendo al pensionato la possibilità di integrare il proprio reddito pensionistico.
Tuttavia, è importante considerare che se il lavoro richiesto è gravoso o comporta rischi per la salute, il pensionato potrebbe dover sottoporsi a una visita medica per accertare la sua idoneità. Questo è un aspetto cruciale per garantire la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, sia per il pensionato che per gli altri dipendenti. Non esiste una tipologia contrattuale per i pensionati migliore delle altre, ma piuttosto diverse opzioni che si adattano alle esigenze specifiche di ciascun individuo. È importante valutare attentamente le proprie preferenze, esigenze e capacità prima di scegliere il tipo di contratto più adatto.