Questa è la regione dove sono attivi più autovelox | Non sgarrare mai se ti trovi da queste parti
Potrebbe sorprenderti, ma la regione con più autovelox non è quella dove si rischiano più multe: attento se passi di qui!
Gli autovelox, quei temuti dispositivi che tengono sotto controllo la velocità dei veicoli sulle strade italiane, sembrerebbero essere diventati non solo un deterrente per gli automobilisti, ma anche una vera e propria fonte di entrate per i comuni di tutto il Paese.
Le multe salate e la decurtazione dei punti patente sono diventati un fastidioso ricordo per chiunque abbia osato sfiorare i limiti di velocità consentiti, anche solo per distrazione.
Ma quanto di questo è davvero finalizzato alla sicurezza stradale e quanto finisce semplicemente nelle casse comunali?
E soprattutto, quali sono le regioni più colpite dal cruccio di questi dispositivi?
Abbatterli non serve: le multe arrivano comunque
L’Italia vanta una ricchezza di autovelox che si estende da nord a sud, ma è nel settentrione che questi dispositivi sono più diffusi. Il Veneto si pone in testa alla classifica con il maggior numero di autovelox installati. Tuttavia, anche qui, come in molte altre regioni, si verifica il fenomeno dell’abbattimento illegale di questi apparecchi. Che ad abbatterli siano trattori o seghe circolari, gli autovelox non sono al sicuro nemmeno dalla mano dell’uomo.
Questa eccessiva e illegale manovra deriva dalla frustrazione dei cittadini. Le cifre parlano chiaro: negli ultimi anni c’è stato un incremento del 40% delle multe, il che ha portato ad un aumento del 60% nelle entrate dei comuni tra il 2021 e il 2022. Il record di incassi, sorprendentemente, si registra nel Salento, con un totale di 23 milioni di euro. Questa zona della Puglia è in buona compagnia: Firenze, Milano e Genova si collocano anch’essi tra i comuni più “prolifici” in termini di multe, mentre Roma sembra essere un’eccezione, con incassi relativamente bassi nonostante il caos del traffico per cui è tristemente famosa.
Napoli, record in negativo: a cosa è dovuto?
Ma cosa succede nelle altre parti d’Italia? Il resto del Sud sembra essere meno colpito da questo fenomeno. Napoli, per esempio, riporta cifre molto più basse rispetto alle altre città, attestandosi su soli 18.700 euro. È una questione di cultura del rispetto delle regole o di minor presenza di autovelox? Forse entrambi. L’uso degli autovelox dovrebbe essere finalizzato innanzitutto alla sicurezza stradale, ma sembra che la loro presenza sia motivata anche da esigenze di cassa comunale.
Spesso le multe arrivano per un eccesso di pochi chilometri rispetto al limite di velocità, il che solleva dubbi sul reale intento di queste misure. La sicurezza dei cittadini dovrebbe essere la priorità, ma quando le multe diventano una sorta di tassa nascosta è lecito interrogarsi sulle vere intenzioni dietro l’installazione degli autovelox.