Grigliate di pasquetta, multe da 200€ per fare il barbecue | Non metterti sottovento
Non vedi l’ora della grigliata a Pasquetta? Dimenticatela: le multe previste sono salatissime e ne stanno facendo sempre di più.
Con l’arrivo delle giornate più calde e soleggiate, è naturale desiderare di godersi momenti di relax all’aperto, magari organizzando una gustosa grigliata sul balcone o nel giardino di casa.
Se non per un weekend qualsiasi, la realtà della grigliata a Pasquetta (quando il tempo lo consente) è condivisa da buona parte degli italiani.
Tuttavia, ciò che potrebbe sembrare un innocuo divertimento primaverile potrebbe finire per costarci caro se non siamo consapevoli delle normative locali che regolano l’uso dei barbecue all’aperto.
Ecco quali sono le sanzioni previste per i “grigliatori” di Pasquetta: vietata la brace!
Se vivi in una di queste regioni dimentica Pasquetta
Non stiamo esagerando: in molte città italiane, l’accensione della brace potrebbe essere vietata in determinati periodi dell’anno o in determinate zone, con sanzioni amministrative salate per chi trasgredisce tali norme. Un recente caso a Bologna ha messo in evidenza come l’uso del barbecue nel giardino di casa possa sfociare in una multa salata. Un cittadino bolognese è stato sanzionato con una multa di 200 euro per aver acceso il barbecue in un giorno considerato festivo, soggetto a misure emergenziali antismog e antinquinamento.
Sebbene non esista una legge nazionale specifica riguardante l’uso dei barbecue, è importante essere consapevoli delle disposizioni comunali o regionali che possono variare da luogo a luogo. Ad esempio, molte città italiane hanno adottato ordinanze antismog che vietano qualsiasi forma di combustione all’aperto durante determinati periodi dell’anno, comprese le grigliate. Questo tipo di restrizioni mira a ridurre l’inquinamento atmosferico e prevenire il rischio di incendi, soprattutto durante le stagioni più secche e a rischio. In alcune città, come Roma, il divieto di accendere fuochi all’aperto, compresi i barbecue, è in vigore tutto l’anno a meno che non si disponga di un’apposita canna fumaria; anche altre città come Mantova, Torino e Milano hanno adottato restrizioni simili durante determinati periodi dell’anno. Inoltre, in molte regioni come l’Emilia Romagna e la Toscana, sono previsti divieti specifici riguardanti l’uso dei barbecue nelle aree verdi pubbliche.
E se vivi in un condominio?
Nel caso dei condomini, l’articolo 844 del Codice Civile stabilisce che è consentito organizzare grigliate sui balconi privati purché non si superi la normale tollerabilità e si tenga conto della condizione dei luoghi. Tuttavia, è importante rispettare i diritti e il benessere dei vicini, evitando di arrecare disturbo o danni alle proprietà circostanti. Per evitare di incorrere in sanzioni amministrative e rispettare le normative locali, è fondamentale informarsi preventivamente sulle disposizioni in vigore nel proprio comune o nella propria regione. Prima di organizzare una grigliata all’aperto, è consigliabile verificare se esistono divieti temporanei o permanenti sull’uso dei barbecue e assicurarsi di ottenere le autorizzazioni necessarie, specialmente se ci si trova in aree pubbliche o condominiali.
Ignorare le leggi riguardanti l’uso dei barbecue potrebbe non solo costarci una multa salata, ma anche contribuire all’inquinamento atmosferico e al rischio di incendi, mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti. Pertanto, è fondamentale rispettare le normative locali e adottare pratiche responsabili durante le grigliate all’aperto. Solo così potremo godere appieno dei momenti di convivialità senza arrecare danni all’ambiente e alla comunità circostante.