Farine di insetto, passa la nuova legge: peccato che le stai già mangiando da tempo a tua insaputa | Ecco dove le trovi
Di recente, l’Italia ha approvato quattro decreti che permettono la commercializzazione e il consumo di farina di insetto; sapevi che però ci sono già dei cibi simili, che derivano da insetti? Ecco quali sono.
Da un po’ di tempo si sente parlare di farine di insetto e, in generale, di cibi che derivano da insetti. Già da anni, in particolare, si dice che molto probabilmente gli insetti diventeranno un cibo molto più comune in un futuro abbastanza vicino, dal momento che si dovrà ridurre il consumo di carne, a causa dell’esagerato consumo di acqua e risorse varie che richiede l’allevamento intensivo.
L’acqua e le enormi distese di campi, però, non vengono utilizzate solo per allevare gli animali, ma anche per produrre grano e cereali varie, che poi vengono impiegati nella produzione della farina e derivati, come pasta e pane. Per questo, una valida alternativa potrebbe essere il consumo di insetti, che portano un apporto proteico abbastanza alto e possono essere utilizzati anche per creare farine e derivati.
In molti Stati la farina di insetto viene già venduta e consumata, ma in Italia solo l’idea ha causato molte polemiche. Adesso il commercio e il consumo è stato approvato anche nel nostro Paese, anche se bisogna ricordare che c’erano già molti cibi simili.
Farine di insetto, cosa dice la legge italiana
Il 29 dicembre l’Italia ha approvato con ben quattro decreti l’ingresso della farina di insetto anche nei nostri supermercati e a partire da gennaio è commercializzata regolarmente, anche se a prezzi piuttosto alti rispetto alla classica farina vegetale. La legge è molto chiara riguardo a queste farine, i cui ingredienti devono essere riportati sull’etichetta senza eccezioni.
In particolare, sono state approvate le farine prodotte da questi insetti: Acheta domesticus (grillo domestico) ovvero Acheta domesticus congelato, essiccato e in povere (23A07040); larva di Tenebrio molitor (larva gialla delle farine), congelata, essiccata o in povere (23A07041); locusta migratoria, essiccata, congelata o in polvere (23A07042); larva di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore), congelata, in pasta, essiccata e in polvere.
Cibi derivati da insetto in commercio già dal 2018
Non tutti sanno che, però, l’Unione Europea aveva approvato il commercio e il consumo di cibi derivanti da insetti già alcuni anni fa, nel 2018. Le patatine, per esempio (si proprio quelle che mangiamo spesso come spuntino davanti a un aperitivo o mentre guardiamo un film) derivano dalla cocciniglia, un insetto che viene usato da colorante.
Ma non ci sono solo le patatine in busta. Questo colorante rosso viene usato anche per altri cibi molto diversi tra loro: caramelle e yogurt alla fragola, succhi di frutta e addirittura il celebre liquore Alchermes. Volete verificare? Controllate che ci sia il codice E120 sull’etichetta.