Agenzia delle Entrate: arriva la truffa con le minacce di pagamento | Ecco il trucco per sventare il tentativo di estorsione
L’Agenzia delle Entrate lancia l’allarme: sul web stanno girando delle email truffa che invitano gli utenti a fare dei finti pagamenti. Ecco come scoprirle e giocare in anticipo.
Negli ultimi giorni, diverse persone hanno segnalato di aver ricevuto delle strane email da parte dell’Agenzia delle Entrate, che chiedevano un pagamento immediato. Spesso si presentavano come una sorta di “multa preventiva” e si invitava l’utente a pagare ora per non dover pagare una cifra più alta in futuro.
Presto, però, si è scoperto che si trattava di una truffa, ovvero l’ennesimo caso di “phishing“, ovvero quando si cerca di truffare una persona e di estorcerle del denaro spacciandosi per qualcun altro, un’altra persona o direttamente un ente, come può essere il fisco italiano. E’ stata proprio l’Agenzia delle Entrate a lanciare l’allarme, invitando i cittadini a stare attenti e a non cadere in queste trappole.
Ma come si presenta una finta email dell’Agenzia delle Entrate, come quelle che stanno circolando per il web in questi ultimi giorni? Ecco come riconoscerle e cosa fare (e non fare) se capita di riceverne una.
Agenzia delle Entrate, la truffa delle email
Da giorni circolano finte email delle Agenzie delle Entrate che richiedono dei pagamenti. Spesso portano un oggetto che è difficile da non notare, una frase allarmante come “Accertamento fiscale” o “Consultazione” e sono tutte firmate da Ernesto Maria Ruffini, il vero direttore dell’ente. Superfluo dire che anche la firma è ovviamente falsa.
Il testo poi spiega che si stanno effettuando dei controlli e il nostro fascicolo ha attirato l’attenzione e che occorre immediatamente versare una certa somma di denaro, se non si vogliono avere brutte conseguenze. A quel punto c’è un link che riporta a dove effettuare il pagamento.
Agenzia delle Entrate, come riconoscere le email false
Ovviamente, ci sono dei modi per verificare se questa email è autentica o meno. Innanzitutto, si segnala che portano un dominio sbagliato, per esempio “gmail”, oppure che contengono errori di battitura. Gli errori di battitura sono molto comuni in questi casi e questo deve essere un primo campanello d’allarme.
Infine, dovete fare molta attenzione anche ai loghi, che di solito risultano in cattiva qualità o addirittura sbagliati, magari accompagnati da loghi di altri enti che hanno poco a che fare con l’Agenzia delle Entrate. Se ricevete una mail di questo tipo e che corrisponde a queste caratteristiche, dovete segnalarla alla polizia postale. Mi raccomando: non cliccate mai sul link riportato e non rispondete.