Affitto, chiedi subito la riduzione del canone | Ti basta presentare questo documento
Conosci la possibilità di richiedere una riduzione sull’affitto? Molti la ignorano: ecco tutta la procedura, e i documenti necessari.
Nonostante l’elevata presenza su territorio nazionale di mutui o case acquistate, l’affitto continua ad essere una realtà per moltissimi italiani.
La necessità di chiedere una riduzione del canone d’affitto può sorgere per una serie di motivi, che vanno dall’imprevisto licenziamento alla scoperta di problemi nell’immobile.
Ma come si può ottenere questa riduzione e quali sono le procedure da seguire?
Esaminiamo nel dettaglio ogni passaggio di questa importante agevolazione, e qual è il documento fondamentale da presentare per richiederla.
Senza questo documento non vai da nessuna parte
Innanzitutto, è importante comprendere che la riduzione del canone di locazione può essere di due tipi: momentanea o permanente. La prima è temporanea e si verifica quando il conduttore ha un impedimento lavorativo o di altra natura che gli impedisce di versare l’intero canone. La seconda è valida fino alla scadenza del contratto e, prima di un possibile rinnovo, è necessario stipulare un nuovo accordo con una quota aggiornata.
Una delle ragioni più comuni per richiedere una riduzione è l’emergere di problemi nell’immobile che non erano stati rilevati durante i sopralluoghi iniziali. Se il proprietario non è disposto a collaborare, gli inquilini possono ricorrere alle vie legali, rivolgendosi a un giudice che determinerà il giusto valore dell’affitto. Tuttavia, è fondamentale ottenere l’approvazione del locatore per qualsiasi riduzione del canone. Senza il suo consenso, l’inquilino rischia di perdere il diritto alla diminuzione e potrebbe persino essere costretto a lasciare l’abitazione.
Ecco la procedura da seguire per richiedere la riduzione
Ma come si comunica alla Agenzia delle Entrate questa riduzione? Le modifiche relative al canone di locazione per contratti in corso devono essere presentate tramite i servizi telematici dell’Agenzia stessa. È necessario compilare il modello RLI di richiesta di registrazione e adempimenti successivi. Durante tutto l’iter legale, l’inquilino deve continuare a versare regolarmente il canone concordato fino alla dichiarazione del giudice. Mancare a questa regola potrebbe comportare la perdita del diritto alla riduzione e potenzialmente obbligare l’affittuario a lasciare l’abitazione.
Inoltre, è importante tenere presente che il canone può essere ridotto solo in presenza di difetti oggettivi o problemi evidenti nell’immobile che danneggiano il conduttore. La richiesta di riduzione deve essere fondata su basi solide e supportata da prove documentali, se del caso. La riduzione del canone d’affitto è un’opzione disponibile per tutti gli inquilini che si trovano in situazioni difficili o che hanno scoperto problemi nell’abitazione. Tuttavia, è necessario seguire le procedure legali e ottenere il consenso del locatore per evitare complicazioni future. La comunicazione con l’Agenzia delle Entrate è un passaggio cruciale, che deve essere eseguito correttamente per garantire la registrazione della riduzione del canone.