Dichiarazione dei redditi: vai a ripescare tutti questi scontrini | Ti dimentichi sempre di conteggiarli
Prima di compilare il 730 ricordati di recuperare questi scontrini: puoi recuperare molte delle spese sostenute l’anno scorso.
Il panorama delle detrazioni fiscali in Italia è sempre in movimento, con modifiche e aggiornamenti che influenzano direttamente i contribuenti.
La dichiarazione dei redditi è un momento cruciale per molti contribuenti, ma spesso ci si trova impreparati di fronte a una montagna di documenti da controllare.
Tra questi, spesso finiscono dimenticati quei piccoli pezzi di carta chiamati scontrini, che possono fare la differenza nel calcolo delle spese deducibili.
È facile trascurarli, ma recuperarli può significare risparmiare considerevolmente sulle tasse: soprattutto quando parliamo di scontrini di un tipo specifico…
Cerca questi scontrini e mettili in dichiarazione
Tra le agevolazioni più significative, spicca la detrazione fiscale delle spese sanitarie, prevista dall’articolo 15 del TUIR, che permette ai contribuenti di ridurre il carico fiscale derivante dalle spese mediche sostenute nell’anno precedente. Secondo quanto stabilito, i contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi possono godere di una detrazione del 19% sulle spese sanitarie sostenute nel corso del 2023, senza limiti di importo. Tuttavia, è importante notare che esiste una franchigia di 129,11 euro: se le spese sostenute sono inferiori a questa cifra, non si avrà diritto alla detrazione.
Per ottenere la detrazione, i contribuenti devono compilare il quadro E del Modello 730/2024, inserendo le spese sanitarie nei righi compresi tra E1 ed E5. Nel caso in cui le spese superino i 15.493,71 euro, la detrazione può essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo. Una delle condizioni fondamentali per ottenere la detrazione è la tracciabilità dei pagamenti. Secondo il comma 679 della Legge n. 160/2019, la detrazione del 19% può essere ottenuta solo se le spese sono state sostenute tramite bonifico bancario o postale, o attraverso i sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del DLGS n. 241/1997, come le carte di credito, di debito o prepagate, e gli assegni bancari o circolari… ovviamente il tutto provvisto di scontrini fiscali.
Detrazione delle spese sanitarie, ecco tutti i limiti
Tuttavia, non tutte le spese sanitarie sono soggette all’obbligo di tracciabilità. Ad esempio, le spese per l’acquisto di medicinali, i dispositivi medici e le prestazioni presso strutture pubbliche o private accreditate al SSN sono escluse da questa normativa. Per quanto riguarda le modalità di presentazione delle spese sanitarie nella dichiarazione dei redditi, è fondamentale compilare il Modello 730/2024, usufruendo del criterio di cassa. Inoltre, è necessario conservare tutta la documentazione relativa alle spese per il periodo in cui l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli, ossia fino al quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Le detrazioni fiscali sulle spese sanitarie sono soggette a diverse condizioni e limiti. Ad esempio, le spese devono rientrare tra quelle previste dalla legge e devono essere effettivamente sostenute nel corso dell’anno. Inoltre, le spese devono rimanere a carico del contribuente e non devono essere state rimborsate da un’assicurazione o da altre fonti. È importante notare che le detrazioni fiscali possono essere portate in detrazione solo fino al limite dell’imposta lorda e non possono essere chieste a rimborso o utilizzate nei periodi d’imposta successivi. Inoltre, è possibile portare in detrazione le spese mediche e sanitarie sostenute per i familiari a carico, purché rispettino determinati requisiti.