Naspi, grande novità da Aprile: ora puoi averla anche se hai un altro reddito | Devi solo comunicarlo all’INPS
Da aprile ci sono delle importanti novità per quanto riguarda la NASPI. Adesso, si potrà richiederla anche se percepisci già un altro reddito: ecco tutte le condizioni.
Quest’anno l’INPS sta attuando alcune modifiche su diversi servizi messi a disposizione dallo Stato. Tra queste, ci sono anche degli importanti cambiamenti che saranno comunicati da aprile e che riguardano la NASPI, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. Si tratta, sostanzialmente, di un assegno mensile che il cittadino disoccupato riceve per un certo periodo di tempo, se ha subito un licenziamento per “giusta causa”.
Questa misura esiste dal 2015 e per ottenerla l’ex lavoratore deve fare richiesta all’INPS, collegandosi al sito ufficiale. Hanno diritto a riceverla diverse categorie di lavoratori, tra cui dipendenti (tranne i lavoratori della Pubblica Amministrazione a tempo indeterminato), gli apprendisti, i soci lavoratori delle cooperative etc. Sostanzialmente, si escludono gli stagisti e le partite IVA.
Le condizioni per ricevere la NASPI senza rischiare sanzioni sono molto precise e severe, ma a partire dal 2024 sono stati introdotti alcuni cambiamenti: da adesso, infatti, la si potrà richiedere anche in caso di altri redditi. Andiamo a capire meglio.
NASPI, tutte le novità del 2024
Fino a poco tempo fa un cittadino che aveva perso il proprio lavoro da dipendente per giuste cause non poteva richiedere la NASPI se nel frattempo stava ricevendo un altro reddito, per esempio proveniente da un lavoro “secondario”, come un lavoro da prestazione occasionale. Adesso le cose sono un po’ cambiate.
Che cosa cambia adesso con la nuova legge? Adesso anche se nel frattempo si ricevono redditi provenienti da lavori subordinati, parasubordinati o autonomi si può comunque richiedere la NASPI, a patto che questo reddito non superi gli 8.500 euro annui e che venga segnalato correttamente all’INPS se previsto.
NASPI, richiederla anche in caso di reddito secondario
Il limite di reddito con cui si può richiedere la NASPI è di 8.500 euro. Si ricorda che la soglia massima per il lavoro autonomo senza partita IVA è di 5.500 euro, mentre quella per le prestazioni occasionali è di 5.000. Con la prestazione occasionale, il lavoratore non è tenuto a segnalare all’INPS il reddito presunto.
La nuova legge è in vigore dal 9 aprile 2024. La richiesta di NASPI va comunicata online tramite il sito dell’INPS, tramite il Contact Center o tramite gli appositi Enti di patronato. Per ottenerla servono almeno 13 settimane di contribuzione in quattro anni e corrisponde al 75% della retribuzione media. La richiesta va inoltrata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro.