Recensioni false, addio per sempre ai leoni da tastiera: da oggi sono un vero reato | Rischi enormi per qualche parola fuori posto, ti bussano alla porta
Che siano negative o positive, le recensioni false non dovrebbero esistere online… e da oggi sono anche un reato penale.
Le recensioni false hanno da sempre infestato il mondo digitale, minando la fiducia dei consumatori e danneggiando reputazioni.
Tuttavia, da oggi, il gioco delle parole è diventato una questione seria. Con l’entrata in vigore di nuove leggi, i leoni da tastiera che si nascondono dietro false identità per diffondere recensioni ingannevoli dovranno affrontare conseguenze legali.
Questo segna una svolta importante nella lotta contro la disinformazione online. Ora, anche una semplice parola fuori posto può comportare rischi enormi: dalle sanzioni finanziarie alle azioni legali.
L’epoca in cui si poteva scrivere impunemente recensioni false sembra giunta al termine. Chiunque abbia abusato della propria libertà di espressione ora rischia di sentir bussare alla porta delle conseguenze.
Addio alle recensioni false, si rischia il penale
Nell’era digitale, l’acquisto di beni e servizi online è diventato una pratica comune. Se da un lato questa modalità di acquisto offre comodità e praticità, dall’altro rende essenziale per i consumatori conoscere le opinioni altrui prima di effettuare una scelta, al fine di evitare brutte sorprese. Le recensioni online sono diventate un elemento chiave nella decisione di acquisto di molti consumatori. Studi recenti hanno dimostrato che le opinioni degli altri utenti possono influenzare notevolmente le scelte di acquisto.
Tuttavia, il sistema delle recensioni, sebbene democratico e utile per fornire informazioni, nasconde anche potenziali rischi. Le recensioni false, sia positive che negative, sono una pratica scorretta e, in alcuni casi, possono costituire un illecito civile o persino un reato penale. Partendo dall’ipotesi delle recensioni negative fraudolente, queste possono configurare reato di diffamazione che, secondo l’articolo 595 del codice penale italiano, la diffamazione consiste nella comunicazione di informazioni offensive per la reputazione di una persona a più individui. La pena base prevista è la reclusione fino a un anno o una multa fino a 1.332 euro. Se la diffamazione avviene tramite mezzi di pubblicità come internet, la pena può essere aumentata fino a tre anni di reclusione.
Nel mirino della legge anche le recensioni positive
Ma non sono solo le recensioni negative a comportare rischi legali. Anche le recensioni positive non veritiere possono configurare il reato di truffa. Secondo l’articolo 640 del codice penale, la truffa avviene quando vengono usati artifizi o raggiri per procurare un vantaggio ingiusto, causando un danno a terzi. La pena base è la reclusione da sei mesi a tre anni, oltre a una multa fino a 1.032 euro.
Un’altra pratica discutibile è quella di creare identità fittizie per lasciare recensioni positive. Questo comportamento potrebbe configurare il reato di sostituzione di persona, secondo l’articolo 494 del codice penale italiano. La sostituzione di persona avviene quando si attribuisce illegittimamente la propria identità o si attribuiscono false qualità. La pena prevista è la reclusione fino a un anno. È importante notare che sia la lettura che la scrittura di recensioni online richiedono massima cautela. Le recensioni potrebbero essere non affidabili o addirittura fraudolente. Scrivere recensioni non veritiere può avere conseguenze serie, inclusi procedimenti legali.