Se ti piace scattare foto e fare riprese dall’alto ora vai nei guai | Anzi finisci direttamente in manette, la nuova sentenza è una legnata
Ti piace fare foto e video dall’alto, pilotando un drone? Stai molto attento all’altezza: se esageri rischi di finire in carcere. Ecco cos’è successo a un ragazzo cinese.
Ormai da diversi anni i droni sono entrati a far parte della nostra tecnologia. Oggi sentire parlare di droni non suona più così futuristico: ormai è diventato normale fare foto e video sfruttando le altezze che questi possono raggiungere, mentre addirittura in alcuni Stati vengono usati per velocizzare le consegne.
Pilotare un drone e usarlo per fare foto e video dall’alto sembra divertente, ma non tutti sanno che c’è una legge piuttosto stringente per questo tipo di modalità. Non sempre, infatti, è possibile fotografare o filmare soggetti, soprattutto se non si ha l’autorizzazione corretta. Ovviamente, non si possono scavalcare proprietà private sfruttando i droni e quindi produrre contenuti in questo modo.
Di recente, ha fatto molto scalpore la storia di un ragazzo cinese, appassionato ed esperto di droni, che ha portato il suo dispositivo ad un’altezza folle per fare un video in una zona assolutamente vietata. Le autorità con lui sono state severissime e lo hanno arrestato. Andiamo a vedere bene la vicenda.
Drone ad altezza folle, pilota arrestato
Lo scorso aprile, un ragazzo cinese proveniente dalla regione di Guandong ha manomesso il suo drone modello DJI AIR 2S per superare l’altezza di 500 metri consentita e arrivare molto più in alto. Il suo scopo, infatti, era quello di filmare il passaggio di alcuni aerei di linea, impresa non solo pericolosa ma ovviamente anche illegale.
Il ragazzo è riuscito a raggiungere i 2.400 metri di altezza dei cieli di Zhongshan dall’autostrada G94 e ha effettuato le riprese che sognava, ma poco dopo è stato raggiunto dalle autorità del luogo ed è stato arrestato. Trovarlo è stato molto facile perché il ragazzo si era vantato lui stesso delle proprie azioni sui social, di fatto autodenunciandosi.
Drone a 2.400 metri di altezza, scatta la reclusione
Il pilota di droni ha deciso di proseguire nella sua impresa nonostante l’app DJI Fly gli avesse segnalato in anticipo la presenza di un aereo in arrivo grazie a un ricevitore collegato al dispositivo. L’uomo ha ignorato l’avviso e ha continuato a scattare foto e video all’aereo proprio come desiderava.
Per questa bravata, che non è solo pericolosa ma anche vietata dalla legge, il ragazzo è stato arrestato e trattenuto in carcere per cinque giorni. Alla fine è stato liberato, ma ciò che ha sorpreso di più il pubblico è il capo d’imputazione segnalato nel mandato di scarcerazione: “modifica illegale di dati e applicazioni di sistemi informatici” in relazione alle modifiche effettuate al drone per raggiungere i 2.400 metri.