Stipendi, in arrivo nuova direttiva UE: è la fine del segreto salariale, potrai sapere quanto prende il tuo collega e chiedere al capo l’adeguamento
Con la nuova direttiva UE, tutti i dipendenti potranno conoscere lo stipendio dei colleghi: ecco che cosa prevede la legge.
L’Unione Europea ha emanato una nuova direttiva, che dovrà essere applicata da tutte le aziende italiane ed europee entro il 2026. Questa direttiva comprende maggiore trasparenza per quanto riguarda i dipendenti di una stessa azienda: sostanzialmente, infatti, con questa legge i lavoratori potranno conoscere lo stipendio medio dei colleghi che hanno stesso ruolo e mansioni.
Sarà capitato anche a te, infatti, di chiederti “quanto prendano” i tuoi colleghi, soprattutto se non avete compiti poi così diversi. Con la nuova direttiva UE adesso potrai essere libero di chiederlo al tuo capo o all’HR direttamente e loro avranno l’obbligo di risponderti in maniera chiara.
Lo scopo di questa legge non è ovviamente seminare zizzania all’interno dei gruppi di lavoro, ma andare a eliminare eventuali differenze senza senso tra i dipendenti, muovendo qualche passo in avanti soprattutto nell’abolizione di problemi seri come il gender gap, ovvero la differenza salariale tra gli stipendi di uomini e donne, dove generalmente quelli degli uomini sono più alti, pur compiendo le stesse mansioni delle colleghe donne.
Stipendi trasparenti, cosa prevede la normativa europea
Con la nuova normativa i dipendenti non potranno conoscere chiaramente lo stipendio del collega X, ma potranno avere un quadro abbastanza chiaro degli stipendi medi in azienda. Le aziende dovranno garantire una maggiore trasparenza nella politica salariale, informando i dipendenti di qual è lo stipendio medio dei dipendenti in base al ruolo e al livello, quindi che abbiano lo stesso inquadramento.
In questo modo potrai conoscere lo stipendio medio dei tuoi colleghi, pur non sapendo esattamente a quanto corrisponde lo stipendio di chi. Una maggiore trasparenza nella politica salariale, infatti, non significa andare a violare la legge sulla privacy e quindi diffondere dati personali come la RAL.
Stipendi trasparenti, eliminare i divari retributivi
Dato che ogni dipendente potrà chiedere a quanto corrisponde lo stipendio dei colleghi con il suo stesso inquadramento, potrà ovviamente segnalare se il suo stipendio non corrisponde a quello del collega ed è più basso. A questo punto, infatti, il datore di lavoro sarà obbligato per legge a intervenire, nel caso la differenza salariale sia pari o superiore al 2,5%. Se non lo facesse, riceverebbe una sanzione.
Questa differenza salariale esiste soprattutto tra uomini e donne, dove si conta un gender gap a favore maschile di circa il 16%, che sale addirittura al 39% nelle pensioni. La direttiva entrerà in vigore entro il 2026 e rispetterà tutte le tutele della privacy.