Caro benzina, l’incubo infinito: in arrivo una nuova tassa, questa volta europea | È la mazzata finale
Il caro benzina ti spaventa? Non hai ancora visto niente: la situazione sta per peggiorare considerabilmente, e ci rimetteremo noi.
L’aumento del prezzo della benzina continua a tormentare gli automobilisti italiani, e all’orizzonte si profila un nuovo colpo: una tassa europea destinata a gravare ulteriormente sui portafogli già provati.
Da mesi ormai, il caro carburante si impone come una delle principali preoccupazioni per i cittadini, con costi che non accennano a diminuire e che mettono a dura prova il bilancio familiare.
In un contesto economico già fragile, l’introduzione di questa nuova imposta potrebbe rappresentare la mazzata finale per molti.
È l’inizio di un incubo senza fine per i consumatori, mentre le ripercussioni economiche e sociali di questa decisione si fanno sempre più tangibili.
La tassa europea che renderà la circolazione impossibile
Passare a un’auto elettrica risulta ancora troppo costoso per buona parte degli automobilisti europei. Tuttavia, coloro che intendono mantenere il proprio veicolo a benzina o diesel potrebbero presto affrontare un aumento significativo e strutturale dei prezzi dei carburanti. Questo è l’allarme lanciato da diversi esperti e politici in relazione all’entrata in vigore del nuovo sistema di scambio di quote di emissioni di CO2, noto come Ets 2, previsto per il 2027. L’Ets, acronimo di Emissions Trading System, è una sorta di tassa europea che finora è stata applicata principalmente alle industrie più inquinanti, come acciaierie e centrali elettriche a combustibili fossili.
Il nuovo sistema, varato nel 2023 e denominato Ets 2, estenderà questa tassa anche agli edifici e ai trasporti, colpendo le aziende di questi settori piuttosto che i consumatori finali. Quando è stato approvato, Bruxelles aveva stimato che l’impatto della tassa sui trasporti avrebbe comportato un aumento massimo di 45 euro per tonnellata di carburante, traducendosi in un rincaro di 10 centesimi al litro per la benzina e 12 centesimi per il diesel. Tuttavia, queste previsioni sembrano oggi troppo ottimistiche.
L’incubo del caro benzina non finisce mai
Pieter Liese, uno dei principali promotori della nuova legge, ha ammesso a Euractiv che le stime iniziali potrebbero essere state sottovalutate. Un think tank di Berlino, in uno studio pubblicato a fine 2023, ha calcolato che l’aumento del costo dei carburanti potrebbe raggiungere i 200 euro a tonnellata, più di quattro volte la previsione dell’Ue. Questo significherebbe rincari tra i 40 e i 50 centesimi al litro, un impatto considerevole per i consumatori.
Per mitigare queste impennate dei prezzi, la riforma dell’Ets è stata accompagnata dalla creazione di un nuovo fondo sociale per il clima del valore di 87 miliardi di euro. Questo fondo è destinato a controbilanciare i potenziali aumenti dei prezzi non solo alla pompa, ma anche per il riscaldamento domestico. Tuttavia, c’è preoccupazione che tali fondi possano non essere sufficienti a proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione dagli effetti finanziari del nuovo sistema.