Camminare contando i passi o i minuti: quale dei due metodi è quello indicato per dimagrire | Svelato dallo studio il segreto
Uno studio rivela finalmente qual è il metodo più vantaggioso per tenere il conto della camminata: i dubbi sono sciolti.
L’esercizio fisico è una parte della vita che negli ultimi anni viene spesso trascurata per via dei numerosi posti di lavoro prettamente sedentari, che non consentono di muoversi durante le ore lavorative che sono ben otto se si è impiegati in un full time.
Questa tendenza non accenna a fare inversione, pertanto sono numerose le persone che scelgono di iscriversi in palestra o di fare attività fisica scegliendo una disciplina che li appassiona, come ballo, arti marziali, fitness o altro.
Altri preferiscono, invece, una attività a basso costo: il camminare. Ormai è stato dimostrato che questa attività è ottima per il benessere psicofisico, oltre a non avere alcun costo se non quello delle scarpe da ginnastica; spesso è consigliato anche da psichiatri e psicologi visto l’effetto benefico che ha sulla mente di chi lo pratica, unico svantaggio consiste nelle intemperie alle quali si è inevitabilmente sottoposti.
Un dubbio che persiste da anni, però, è come sia più corretto tenere il conto delle “passeggiate”, se contando i passi o contando i minuti: uno studio ha finalmente decretato qual è il metodo ideale.
L’intervento della scienza
Il tutto è partito da uno studio effettuato su un gruppo di donne da ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston.
Lo studio è durato per ben quattro anni e ha riguardato, nello specifico, un gruppo di 15.000 donne sane di età superiore ai 62 anni, delle quali è stata monitorata l’attività fisica e le condizioni di salute. Ovviamente anche per loro si è posto il problema della modalità di misurazione tra minuti e passi.
Il modo migliore
In realtà non vi è una risposta univoca, in quanto lo studio si è basato sia sui minuti di attività fisica che sui passi monitorati attraverso tecnologie come il contapassi.
L’OMS, però, parla di minuti quando stende le linee guida riguardante l’attività fisica: si consiglia, nello specifico, dedicare almeno 150 minuti a settimana ad esercizi di moderata intensità o 75 minuti ad attività vigorose. Per ottenere tutti i benefici, l’ideale è essere costanti nell’esercizio fisico, anche nel caso in cui sia moderato: secondo uno studio di esperti di Harvard, una camminata regolare e vigorosa è ottima per abbassare i livelli del colesterolo dannoso e a regolare una serie di livelli che consentono di essere in pieno equilibrio.