Non mettere più “mi piace” sui social network: gira una nuova truffa, se clicchi ci caschi in pieno e ti rovinano
La truffa dei “mi piace” arriva da Whatsapp e si spande come una macchia d’olio sui social: ecco come ti fregano il conto con un tasto.
In un’era dominata dai social network, un semplice clic su un pulsante “mi piace” può sembrare innocuo e quotidiano.
Tuttavia, una nuova minaccia si aggira sul web, trasformando questo gesto banale in un potenziale disastro.
Recentemente, si è diffusa una truffa insidiosa che sfrutta proprio il meccanismo dei “mi piace” per colpire gli utenti ignari. Cliccare su uno di questi pulsanti può portare a conseguenze gravi, compromettendo la sicurezza personale e finanziaria.
Scopriamo come un’azione apparentemente innocua può trasformarsi in una trappola pericolosa, e perché è essenziale essere vigili e informati nel navigare sui social network.
La truffa dei “mi piace” arriva da Whatsapp
Recentemente, la Guardia Civil ha scoperto una nuova forma di truffa che sta prendendo piede in Spagna attraverso WhatsApp. Si tratta di un inganno che promette di guadagnare denaro semplicemente dando “mi piace” a pubblicazioni su piattaforme online. Questo schema truffaldino, che si è esteso da WhatsApp ad altre piattaforme come Instagram, TikTok e ora persino YouTube, sta mettendo in guardia gli utenti di Internet.
Il modus operandi è semplice ma ingannevole. Tutto inizia con un messaggio da un numero sconosciuto su WhatsApp, che si presenta come un’azienda desiderosa di pagare per aumentare la visibilità dei creatori di contenuti su YouTube. Secondo quanto riferito da ESET, un’azienda di sicurezza informatica, questi numeri provengono dall’Indonesia, aggiungendo un livello di internazionalità all’inganno. Gli utenti sono invitati a dare “mi piace” ai video su YouTube e a inviare uno screenshot come prova per ricevere una ricompensa monetaria, spesso intorno ai 3 euro per ogni “mi piace”. I truffatori promettono guadagni significativi, che vanno da 40 a 500 euro, con questa semplice attività. Tuttavia, dietro questa facciata allettante si nasconde un pericolo molto reale.
Come riconoscere la puzza di truffa (e non cascarci)
Mentre inizialmente sembra un’opportunità facile per guadagnare qualche soldo extra, la truffa si sviluppa ulteriormente quando gli utenti vengono indirizzati verso un portale che richiede i loro dati bancari. Questo viene fatto sotto il pretesto che serviranno per inviare ulteriori pagamenti. In realtà, è un tentativo di frode che mira a rubare le informazioni personali e bancarie degli utenti. Ciò che rende questa truffa particolarmente pericolosa è il fatto che i messaggi vengono inviati attraverso servizi di comunicazione simili a quelli di Messenger, Telegram e WhatsApp. Questo può ingannare anche gli utenti più cauti, poiché i messaggi sembrano provenire da fonti attendibili.
La chiave per proteggersi da questa truffa è essere consapevoli dei segni distintivi. Gli utenti dovrebbero essere sospettosi di messaggi non richiesti che promettono ricompense in cambio di azioni online, come dare “mi piace” ai video o condividere contenuti. Inoltre, è essenziale non condividere mai informazioni personali o bancarie con fonti non verificate e affidabili. Le autorità, come la Guardia Civil, stanno lavorando per smascherare questi schemi truffaldini e proteggere i cittadini da potenziali danni finanziari e violazioni della privacy. Tuttavia, è fondamentale che anche gli utenti stessi adottino misure preventive per proteggere la propria sicurezza online.