Se il tuo sogno è il lavoro da dipendente pubblico ora ti puoi candidare senza concorso | È cambiato tutto
Sogni di lavorare nella pubblica amministrazione? Lo sapevi che il concorso non è sempre obbligatorio? Ecco tutto quello che devi sapere per ottenere un posto.
Quando bisogna scegliere quale lavoro svolgere, bisogna prendere questa decisione con grande attenzione. C’è chi ha già un’idea ben precisa sin da quando è molto giovane e chi invece ha bisogno di più tempo per capirlo e magari ogni tanto cambiare ruolo o mansioni per fare più esperienze diverse.
Di fatto, esistono due tipi di lavori: lavorare nel pubblico oppure nel privato. Lavorare nel privato significa lavorare per delle aziende “autonome”, quindi non statali, ma gestite da un imprenditore. Lavorare nel pubblico significa lavorare per aziende pubbliche, quindi gestite dallo Stato, come per esempio scuole o ospedali.
Per entrare in un’azienda privata, generalmente bisogna superare alcuni colloqui per dimostrare di avere tutte le competenze necessarie; per lavorare nel pubblico di solito bisogna fare un concorso, che può dividersi in diverse prove orali o scritte e a seconda del risultato vedere a quali sedi si è stati assegnati in base alle preferenze che abbiamo dato. Tuttavia, l’iter non è sempre questo.
Lavorare nel pubblico senza concorso: si può
Anche se il concorso nella stragrande maggioranza delle volte è obbligatorio, ci sono delle circostanze in cui non è richiesto. Queste circostanze dipendono sia dalla situazione sia dal tipo di lavoratore che sta per ottenere il lavoro.
Si tratta in tutto e per tutto di eccezioni, ma sono perfettamente legali e riguardano solo una piccolissima cerchia di persone che si trovano in situazioni molto particolari. Più nello specifico, le situazioni sono queste quattro.
Lavorare nel pubblico senza concorso: quando si può
Si può lavorare nel pubblico senza svolgere un concorso in quattro circostanze. Se si è invalidi civili con una disabilità superiore al 45% per esempio, o per chiamata indiretta. La chiamata indiretta riguarda coniugi e figli di eroi caduti in servizio, vittime del terrorismo, coniugi di lavoratori deceduti sul lavoro o testimoni di giustizia.
Inoltre, non si sottopone al concorso chi ha un contratto a tempo determinato, come per esempio i consulenti o i collaboratori che stanno seguendo un progetto con una durata ben precisa. Infine, un modo per evitare il concorso è lavorare per aziende partecipate, ovvero delle aziende “amiche” dello Stato che possono indirizzare più facilmente il lavoratore.
Fai parte di una di queste quattro categorie? Allora puoi lavorare in un’azienda pubblica evitando il tanto famigerato concorso: l’importante è che ci sia la posizione disponibile e in linea con il tuo background.