Omessa presentazione dichiarazione dei redditi: sanzioni ridotte fino al 240% | Tra un po’ ti ridanno pure i soldi indietro

Dichiarazione redditi - Depositphotos -Zapster.it
Dichiarazione redditi – Depositphotos -Zapster.it

Con la nuova legge cambieranno le sanzioni verso chi ha un debito nei confronti dello Stato per chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi e ha evaso delle tasse.

Ogni anno i cittadini italiani sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, tramite modello 730 e PF (persone fisiche). Generalmente la dichiarazione si presenta tra l’inizio dell’estate e la fine dell’autunno, ma le scadenze possono essere variabili.

Con la dichiarazione dei redditi il cittadino dichiara allo Stato i propri guadagni e le proprietà e varie tipologie di spesa; in questo modo lo Stato fa un calcolo e capisce se il cittadino ha effettivamente pagato tutte le tasse che gli spettano oppure no e, allo stesso tempo, se deve dei soldi allo Stato o se è lo Stato a doverli a lui.

La dichiarazione non è sempre obbligatoria: in generale, se si ha un lavoro dipendente e se non si hanno immobili intestati, si può anche omettere perché è già il datore di lavoro che si occupa di comunicare gli stipendi allo Stato e a scalarne una parte tramite tasse. Tuttavia, un lavoratore dipendente può comunque presentarla se desidera scalare alcune spese, come quelle mediche o di affitto.

Dichiarazione dei redditi, calano le sanzioni per i debitori

Se lo Stato scopre che il cittadino non ha pagato tutte le tasse o ha evaso dei pagamenti, lo multa e il cittadino diventa “debitore” finché non lo ha ripagato. Questo tipo di sanzioni sono sempre state molto pesanti, ma al momento l’Italia sta pensando di abbassarle.

L’intento della nuova riforma è ridurre l’afflittività delle sanzioni amministrative, penali e tributarie abbandonando il modello delle maxi multe. Il cambiamento più importante riguarda le sanzioni amministrative.

INPS - Depositphotos -Zapster.it
INPS – Depositphotos -Zapster.it

Debiti con il fisco, calano le sanzioni

Secondo quanto riportato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, le sanzioni amministrative verranno ridotte da un quinto a un terzo, avvicinandole ai parametri europei e rendendole più proporzionate. Questa nuova regola, però, cambierà molto a seconda della situazione specifica.

In caso di sproporzione ovvia tra violazione e sanzione, la sanzione verrà ridotta fino a un quarto. Seguendo lo stesso principio, in caso di violazione particolarmente grave, la sanzione fissa, proporzionale o variabile che sia può essere aumentata.

Il decreto prevede un aggravamento nei confronti dei recidivi, ovvero quelli che commettono una sanzione analoga dopo tre anni e la non punibilità verso i soggetti che, per cause di forza maggiore, non riescono a pagare la multa o verso coloro che si mettono in moto immediatamente per saldare i conti.

Infine, il nuovo decreto tiene in considerazione anche chi, pur dovendolo fare, non ha presentato la dichiarazione. Le sanzioni massime in caso di omessa dichiarazione si riducono dal 240% al 120%.