Le 7 strane domande che devi porti per cambiare la tua vita | Te le spiega un multimilionario
Se vi sentite disorientati nella vita, non dovete fare altro che rispondere a queste bizzarre sette domande per chiarivi la mente.
Siete sicuri di sapere qual è il vostro scopo nella vita? Scommettiamo che molti di voi non ne hanno la più pallida idea, e non si tratta solo dei più giovani. Infatti anche persone in età adulta stanno sicuramente vivendo un periodo di disorientamento personale.
Innanzitutto siamo qui per rassicurarvi. E’ più comune di quello che si pensa, come ha rivelato il guru miliardario Mark Manson, autore di The Subtle Art of Giving a Shit (Almost Everything). Quest’ultimo infatti ha affermato che è perfettamente normale non avere idea di cosa si voglia fare nella vita.
Ma proprio per aiutarvi ha creato un elenco di domande che vi riusciranno ad indirizzare verso la strada più giusta per voi. Sono sette domande in totale, alcune di queste alquanto inusuali ma divertenti. L’uomo però assicura che si tratta di un metodo che funziona molto bene. Allora, volete mettervi alla prova?
Le 7 domande che vi cambieranno la vita
Partiamo dalla prima: Qual è il vostro gusto di sandwich di merda preferito? A volte avete come la sensazione che tutto faccia schifo, vero? Questo probabilmente suona incredibilmente pessimista ma secondo Manson in realtà si tratta di un’idea liberatoria. Con ciò quest’ultimo vuole dire che tutto comporta un sacrificio o ha un qualche tipo di costo. Il “sandwich di merda” si riferisce alle situazioni spiacevoli, difficili o dolorose che tutti noi sperimentiamo a un certo punto della nostra vita. In sostanza, la domanda che ci viene posta è: quale lotta o sacrificio siete disposti a tollerare?
La seconda domanda invece vi riporta indietro nel tempo ed è la seguente: Cosa c’è di vero in voi oggi che farebbe piangere il vostro sé di 8 anni fa? Crescendo, la maggior parte di noi perde il contatto con ciò che amava da bambino. I sogni e gli obiettivi che volevamo raggiungere sono spesso messi in ombra dalle pressioni professionali e sociali. Ciò significa che quando cresciamo smettiamo di fare le cose con e per passione.
La prossima domanda invece è questa: Cosa vi fa dimenticare di mangiare e di andare in bagno? La maggior parte di noi, se non tutti, a un certo punto della vita è stata così super concentrata su qualcosa da dimenticarsi del resto del mondo. Siamo così assorbiti da ciò che stiamo facendo che all’improvviso ci rendiamo conto che le ore sono volate e ci siamo dimenticati di mangiare! Perciò, come il guru stesso ha indicato: “Guardate le attività che vi tengono svegli tutta la notte, ma guardate anche i principi cognitivi che stanno dietro a quelle attività che vi affascinano. Perché possono essere facilmente applicati altrove”.
I quesiti di Mark Manson
Come si può mettere in imbarazzo al meglio se stessi? Questa è la quarta domanda che Manson vi rivolge. Nessuno nasce esperto e tutti iniziamo allo stesso modo: provando e sbagliando. Questo significa che prima di essere bravi in qualcosa, dobbiamo essere cattivi. Ma se siamo sopraffatti dalla paura e dall’insicurezza. Anche se è perfettamente normale, è importante analizzare le vere ragioni per cui ci tratteniamo dal fare le cose che vogliamo. La quinta domanda invece è: Come pensi di salvare il mondo? Secondo Manson, per vivere una vita felice e sana, dobbiamo aggrapparci a valori più grandi del nostro piacere o della nostra soddisfazione: “Trovate un problema che vi sta a cuore e iniziare a risolverlo“. Secondo lui questa sensazione di fare la differenza è la cosa più importante per la propria felicità e realizzazione.
La sesta domanda è la seguente: Se doveste uscire di casa ogni giorno, tutto il giorno, dove andreste e cosa fareste? Molti di noi commettono l’errore di entrare in una routine. Quello che la maggior parte delle persone non capisce è che la passione è il risultato di un’azione, non la sua causa. Infine, la settima e ultime domanda è questa: Se sapeste di dover morire tra un anno, cosa fareste e come vorreste essere ricordati? Alcuni di noi se la saranno già posta e hanno fatto benissimo. Infatti non c’è niente di meglio che essere consapevoli della fragilità e della fugacità della propria esistenza per rendersi conto di ciò che conta davvero.