Naspi, trucco per fare il mantenuto statale, come rifiutare le offerte di lavoro senza perdere l’indennità di disoccupazione
Stai percependo la Naspi dopo il licenziamento, ma vuoi rifiutare le offerte di lavoro che ti propongono sul sito? Ecco in quali condizioni puoi farlo senza perdere il sussidio.
In caso di licenziamento per giusta causa da un lavoro dipendente è tra i tuoi diritti la richiesta della Naspi. La Naspi è un sussidio statale che viene calcolato in base al precedente stipendio e al tempo per cui si è lavorato e viene rilasciata per un certo periodo, fino a un massimo di 24 mesi. Lo scopo della Naspi è quella di sostenere economicamente la persona finché non troverà un nuovo lavoro: a quel punto ovviamente verrà interrotta.
Le leggi sulla Naspi di recente sono state cambiate. In particolare, è stato introdotto un sito, il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (detto SIISL). Tramite questo sito, le persone disoccupate che ricevono la Naspi regolarmente, ricevono periodicamente anche delle offerte di lavoro. Lo scopo è ovviamente aiutare la persona a trovare un altro lavoro, il più coerente possibile con le sue richieste, il più velocemente possibile.
In teoria, se la persona rifiuta le offerte deve rinunciare alla Naspi a un certo punto. Tuttavia, ci sono alcune condizioni in cui è possibile rifiutare senza perdere il sussidio: ecco quali.
Naspi, la nuova normativa e la piattaforma SIISL
Sul nuovo sito SIISL il candidato può visualizzare le offerte di lavoro, che sono suddivise su base geografica; allo stesso tempo può anche candidarsi a corsi di formazione. Se non ci sono offerte sull’area geografica della persona, interviene il centro per l’impiego. Secondo la normativa, la persona può rifiutare le offerte per un massimo di tre volte: alla terza, si perde la Naspi.
Tuttavia, è importante che le offerte che la persona riceve siano coerenti con il suo profilo, sia a seconda del curriculum, sia a seconda dell’area geografica che la persona ha indicato. Se le offerte non risultano in linea, possono essere infatti rifiutate senza conseguenze.
Naspi, quali offerte si possono rifiutare senza perderla
Per essere accettate dal candidato, le offerte di lavoro per i primi sei mesi devono essere il più possibile in linea con il suo profilo, tenendo conto quindi del suo background lavorativo. Sempre entro i primi sei mesi, il candidato può ricevere offerte la cui sede che siano a un massimo di 50 chilometri dalla residenza.
Dopo un anno, i requisiti di continuità lavorativa restano gli stessi, ma la sede di lavoro si sposta a un massimo di 80 chilometri dalla residenza. Solo se le offerte non rispettano queste condizioni, la persona può rifiutarle mantenendo la Naspi, altrimenti sarà costretto ad accettare alla terza proposta utile.