Non hai fatto in tempo a pagare la tassa IMU lo scorso giugno? Ecco che cosa succede adesso e come puoi rimediare.
In Italia esistono diverse tipologie di tasse. Una delle più note è la tassa IMU, acronimo di “Imposta Municipale Propria” e molti se la ricordano ancora con il suo vecchio nome, ICI. L’IMU sostanzialmente è un imposta che deve pagare chi possiede delle proprietà, che siano immobili, aree fabbricabili o terreni agricoli che non vengono usati come abitazioni principali. In pratica, è una tassa che paga chi possiede una seconda casa. Anche sulle prime case viene applicata, ma dipende sempre dalla situazione catastale.
Come tutte le tasse, anche l’IMU ha una scadenza annuale e quella del 2024 era fissata al 17 giugno. Più nello specifico, lo scorso 17 giugno è scaduta la prima rata, la seconda invece è fissata per il 16 novembre 2024. Ti sei ricordato di pagarla?
Che cosa prevede la legge, in caso di mancato pagamento, anche solo di una rata, della tassa IMU? Innanzitutto, il cittadino ha tempo fino a 60 giorni per provvedere, altrimenti scattano le conseguenze, tra cui il recupero coattivo.
In caso di mancato pagamento secondo le scadenze previste, il cittadino ha ancora tempo per pagare, anche se dovrà aggiungere una mora in base ai giorni di ritardo. La sanzione minore riguarda un ritardo di al massimo 14 giorni; prevede una sanzione del 15%, ridotta a 1/15 per giorno con maggiorazione pari allo 0,1% giornaliero, e quindi fino ad un massimo dell’1,4% più l’interesse al tasso legale.
La più alta invece scatta dopo un anno o entro due anni dall’omissione: sanzione pari al 4,29% (1/7 del minimo), oltre gli interessi al tasso legale; se si superano i due anni invece la sanzione arriva al 5% e bisognerà rispondere anche degli aspetti legali. Se la persona non paga, nonostante i solleciti, a questo punto lo Stato può valutare di partire con il sequestro dell’immobile o della proprietà.
Come si paga la tassa IMU, se si ha superato la scadenza? Tramite modello F24 o bollettino postale IMU, indicando i codici tributo a cui fa riferimento l’imposta e la somma totale (quindi calcolando la tassa più le sanzioni più gli interessi). I codici cambiano in base alla tipologia della proprietà, se immobile, terreno o fabbricato rurale oppure prima casa.
Infine, si ricorda che l’IMU dipende dal comune, che può anche decidere di esentare il cittadino dal pagamento in caso di condizioni particolari, come anziani o persone disabili che ottengono la residenza in istituti di ricovero in modo permanente.