Casa, prima ti passano il 110% e poi arriva la stangata | Nuova tassa per immobili in vendita di recente ristrutturazione: ci hanno fregato a tutti

Bonus 110%, novità sulla tassazione (depositphotos) - zapster.it
Bonus 110%, novità sulla tassazione (depositphotos) – zapster.it

Il Governo deve rientrare del denaro speso per il superbonus: ecco quali sono le tasse da applicare alle case che ne hanno beneficiato.

Il superbonus edilizio ha avuto un successo davvero incredibile dimostrato dalle numerose richieste e dalla conseguente ripresa del campo edilizio dopo le interruzioni dovute al periodo di pandemia, che avevano messo molti lavoratori e impresari in difficoltà.

L’efficientamento delle strutture e il rinnovamento delle facciate sono state solo alcune delle conseguenze positive di questo superbonus, eppure oggi sembra che il Governo sia pronto a “chiedere il conto”.

Dopo la notizia di un aumento di tassazione per quanti avessero utilizzato i soldi del bonus 110%, i cittadini si sono infuriati, seppure tale aumento valga soltanto in delle particolari circostanze.

Nel caso in cui vi troviate in questa situazione è meglio informarvi prima di procedere alla vendita del vostro immobile: ecco quanto saranno pesanti le tasse.

Tasse rialzate per la vendita di strutture rinnovate col bonus

Ciò che sta accadendo sta facendo infuriare tutti coloro che avevano pensato di arricchirsi proprio grazie all’applicazione del superbonus edilizio: la tassazione, infatti, interverrebbe unicamente sulla plusvalenza derivata dalla vendita.

Nello specifico funzionerà in questo modo: nel caso in cui un cittadino abbia acquistato un immobile, realizzato migliorie con i soldi del bonus 110% e poi abbia deciso di rivenderlo in un tempo massimo di 10 anni a partire dai lavori, allora la plusvalenza, dunque la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita, sarà tassata. Vediamo nei dettagli come si articolerà questa ipotesi.

Bonus 11'% (depositphotos) - zapster.it
Bonus 11’% (depositphotos) – zapster.it

Gli immobili soggetti a tale tassazione

Bisogna specificare che la nuova fattispecie di plusvalenza imponibile riguarda solo la prima vendita entro i dieci anni dalla fine dei lavori, e non quelle successive. Non solo, sono esclusi anche tutti quegli immobili ricevuti attraverso successione oppure quelli adibiti a prima casa del cedente o dei suoi familiari.

Per tutti gli altri immobili che rientrano nella tassazione, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che la tassa sulla plusvalenza sarò del 26%, inoltre l’imposta si applica indipendentemente dal fatto che gli interventi agevolati siano stati svolti dal cedente (ad esempio il proprietario) o da altri soggetti aventi diritto (il conduttore, il comodatario, il familiare convivente. Ci sono altre variazioni che riguardano il periodo di tempo trascorso dalla fine dei lavori pagati grazie al superbonus, in particolare ci sono variazioni in base all’avvenuto passaggio o meno di 5 anni.