Posto fisso non più un miraggio: arriva il bonus 120% per chi assume a tempo indeterminato | Non gli costerà nemmeno 1€
Ottenere il contratto a tempo indeterminato oggi diventa più facile con il Superbonus lavoro: le imprese hanno agevolazioni del 120%, non possono più non assumerti.
Il famoso “contratto a tempo indeterminato” per alcuni lavoratori in Italia ancora oggi appare come un miraggio. Purtroppo, tutti i giorni tanti lavoratori vengono lasciati a casa dopo un mancato rinnovo. A volte non è neanche colpa del lavoratore, che magari durante questo lasso di tempo ha anche lavorato bene, ma è l’azienda che si lamenta di non avere budget per assumere un tempo indeterminato.
Ebbene, il governo nel corso degli ultimi anni sta inserendo sempre più riforme per impedire che accadano queste cose. Per esempio, hanno iniziato ad agevolare economicamente, a livello di tassazione, le aziende che assumono a tempo indeterminato persone sotto i 30 anni di età, così da migliorare i tassi di disoccupazione giovanile.
Negli ultimi tempi ha introdotto anche un “superbonus lavoro” per incrementare ancora di più le assunzioni a tempo indeterminato. Ecco in cosa consiste.
Posto fisso, le misure per incentivare i contratti a tempo indeterminato
Di recente il governo ha approvato una misura che prevede un’agevolazione economica particolarmente vantaggiosa per le aziende che decidono di assumere personale a tempo indeterminato. Si tratta di una deduzione fiscale molto alta, che si aggira tra il 120% e il 130% a seconda delle categorie di personale che l’azienda decide di assumere.
Questa misura, quindi, ha un doppio scopo positivo: sgravare le imprese e portare all’assunzione a tempo indeterminato i lavoratori, tra cui anche quelli meno inclusi.
Posto fisso, 130% di riduzione fiscale per chi assume lavoratori fragili
Il superbonus del 120% si rivolge alle imprese e agli esercenti arti e professioni per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023. Il decreto ministeriale specifica: “Il costo del personale da assumere ai fini del beneficio è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20 per cento”.
Le imprese possono usufruire di una riduzione di un ulteriore 10%, quindi salire a una riduzione totale del 130% se decide di assumere lavoratori considerati “fragili“, come persone disabili, donne che hanno almeno due figli e giovani ammessi agli incentivi di disoccupazione.
Tuttavia, occorre specificare che non tutte le aziende possono beneficiare di questo bonus. Non ne hanno diritto le imprese in liquidazione ordinaria e le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale o ad altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa, a decorrere dall’inizio della procedura. Godranno del bonus, invece, i contratti di tutte le altre imprese firmati tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.