Licenziamento, se avviene attraverso questo messaggio del datore di lavoro è nullo | Chiedi di essere reintegrato
Lo sapevi che in casi particolari il licenziamento può essere contestato? Per esempio, se avviene tramite WhatsApp? Ecco che cosa dice la legge.
Qualche tempo fa ha fatto molto scalpore il caso di alcuni lavoratori della società Nova Casale SRL, nel Lazio, che sono stati licenziati tramite un messaggio su WhatsApp. Il testo recitava queste parole: “Il suo rapporto di lavoro cessa contestualmente con la ricezione della presente con Suo esonero dal prescritto periodo di preavviso, in luogo del quale Le sarà erogata la corrispondente indennità sostitutiva.
La invitiamo a restituire senza dilazione ogni bene aziendale che fosse ancora in suo possesso“.
Il testo sembra molto formale e molto chiaro, ma giustamente gli ex dipendenti si sono chiesti se un licenziamento tramite WhatsApp, senza preavviso, fosse quanto meno legittimo. Per questo, si sono rivolti a un sindacato, che ha portato la loro causa in tribunale.
Che cosa dice la legge italiana a riguardo dei licenziamenti senza preavviso? Quando è possibile farli e quale modalità bisogna seguire per renderli validi? Si può licenziare con un messaggio su una piattaforma di messaggistica, o anche tramite una semplice mail? Ecco che cosa prevede il Codice civile.
Licenziamento tramite WhatsApp: è legittimo?
Sulla materia delle modalità di licenziamento, bisogna ammettere che la legge italiana è piuttosto vaga. Si sa che il licenziamento, anche con poco o zero preavviso, deve avvenire esclusivamente in forma scritta. Non valgono, quindi, le classiche scene da film americano con il capo che urla al lavoratore “Sei licenziato!”.
Ma in forma scritta in che modo? La comunicazione deve essere ufficiale, ma la legge non dice nulla sui mezzi di comunicazione. L’importante è essere sicuri che, tramite quel determinato mezzo, l’ex lavoratore abbia ricevuto il messaggio. Di fatto, quindi, un datore di lavoro può applicare un licenziamento singolo tramite chat e social (quindi anche WhatsApp), ma poi è suo capito assicurarsi che la persona abbia ricevuto il messaggio. E no, le spunte blu non sono sufficienti.
Licenziamento tramite WhatsApp: quando non si può fare
Il licenziamento tramite WhatsApp, quindi, se poi il datore di lavoro si assicura che la comunicazione sia arrivata in maniera chiara e senza alcun dubbio, è legittimo. Tuttavia, questo riguarda solo i licenziamenti singoli.
Nel caso dell’azienda del Lazio citata all’inizio dell’articolo, la situazione è un po’ diversa, dal momento che si è trattato di un licenziamento collettivo: centinaia di dipendenti hanno ricevuto lo stesso messaggio. In caso di licenziamento collettivo, infatti, per legge si devono seguire modalità ben diverse e molto precise: in primis, occorre rivolgersi a un sindacato. In questo caso, quindi, non è valido.