Sai che esiste per legge una temperatura massima consentita per lavorare? Se supera questa soglia stop immediato, ma ti pagano lo stesso

Temperatura - Canva - Zapster.it
Temperatura – Canva – Zapster.it

Ti sei mai chiesto se esista un limite di temperatura oltre il quale non si può lavorare? Ebbene sì: se fa troppo caldo, non sei costretto a lavorare e non perdi lo stipendio. Ecco a quali condizioni.

L’estate, anche se un po’ in ritardo, è finalmente arrivata in tutte le regioni italiane. In molti, però, si sono già pentiti di aver chiesto l’arrivo del caldo con tanta insistenza: sembra, infatti, proprio negli ultimi giorni che le temperatura stiano raggiungendo dei picchi di calore altissimi.

Non tutti sono ancora partiti per le ferie e molti ogni giorno si recano a lavoro, come sempre. A tutti, però, sarà capitato di pensare che lavorare con un caldo del genere dovrebbe essere illegale, soprattutto se il proprio luogo di lavoro non è dotato di un impianto di climatizzazione che può aiutare a rinfrescare l’ambiente.

Lavorare quando c’è troppo caldo, infatti, è deleterio: è ovvio che il lavoratore non esprimerà le massime potenzialità e, inoltre, potrebbe anche diventare pericoloso. Non tutti sanno che infatti è stata emanata una legge che dice chiaramente che oltre una determinata temperatura alcune categorie non possono lavorare, ma comunque hanno diritto a percepire normalmente lo stipendio.

Lavorare, oltre una certa temperatura non si deve fare: le categorie esentate

Se fa troppo caldo, non solo non ci si riesce a concentrare, ma si può anche andare incontro al rischio di infortuni: si perde la concentrazione e si commettono errori, oppure fa talmente caldo che si può anche svenire. Se si lavora in una fabbrica, per esempio, svenire non è pericoloso solo per la persona che effettivamente sviene, ma anche per i colleghi, che potrebbero trovarsi in una posizione di pericolo.

Per questo, ci sono alcune categorie di lavoratori che sono esentate quando la temperatura raggiunge livelli troppo alti. Stiamo parlando di coloro che svolgono un intenso lavoro fisico all’aperto, come chi lavora nell’agricoltura, la silvicoltura, la pesca, l’edilizia, l’estrazione mineraria, i trasporti e la manutenzione e la fornitura di servizi pubblici.

Tuttavia, anche chi lavora in ufficio può essere esentato, se l’ufficio non ha un impianto per regolare la temperatura.

Caldo - Canva - Zapster.it
Caldo – Canva – Zapster.it

Lavorare all’aperto, qual è la temperatura massima consentita dalla legge

Per evitare qualsiasi pericolo o danno, quindi, la legge italiana dice chiaramente che queste categorie sopracitate non devono lavorare se la temperatura supera i 35 gradi centigradi. In realtà, se la temperatura effettiva è più bassa, ma quella percepita supera i 35 gradi, lo stop è comunque ammesso.

Per presentare la domanda, bisogna rivolgersi all’INPS, indicando a quale categoria di lavoratori si appartiene e quali mansioni si svolgono, a quali condizioni e tutte le documentazioni relative agli indici di calore.