Corri in pensione a 62 anni: INPS aggiorna l’elenco dei lavori che ti permettono di farlo

Pensione anticipata (pexels.com) - zapster.it
Pensione anticipata (pexels.com) – zapster.it

Importante aggiornamento da parte dell’istituto previdenziale: se fai questi mestieri puoi andare in pensione già a partire dai 62 anni.

L’INPS ha aggiornato la lista delle attività lavorative che permettono al dipendente di andare in pensione anticipatamente, così da godere appieno il periodo di “riposo” della vita.

Sono tante le persone che mirano alla pensione anticipata, in quanto il periodo della vita in cui si entra nella terza e nella quarta età può risultare assai piacevole: è possibile dedicarsi ai propri hobby, alla famiglia e ai nipoti senza alcun tipo di ansia produttiva, quella che purtroppo caratterizza la parte della vita precedente.

I meccanismi che garantiscono la pensione sono diversi, fondamentale è il pagamento dei contributi da parte del lavoratore che sia o no dipendente: in questo modo la contribuzione tornerà nel momento in cui lo Stato erogherà la pensione.

Ci sono in particolare alcuni mestieri che prevedono che ci sia la possibilità di andare in pensione a una età anticipata: ecco quali sono e tutti i motivi che hanno portato le istituzioni a emanare questa direttiva.

INPS: tutte le novità sulla pensione anticipata

Nello specifico stiamo parlando dei lavoratori notturni: sono loro che possono andare anticipatamente in pensione, ma i requisiti richiesti per accedere alla pensione anticipata si basano su presupposti cambiano in base a determinate condizioni.

Perché esiste questa possibilità per una categoria ristretta di persone? La legge considera il lavoro notturno come lavoro usurante: ossia, il lavoro notturno viene ricompreso tra le attività lavorative particolarmente faticose e pesanti.

Pensione anticipata per lavoratori notturni (pexels.com) - zapster.it
Pensione anticipata per lavoratori notturni (pexels.com) – zapster.it

Lavori fino a 62 anni, ecco i requisiti

Nello specifico si è considerati lavoratori notturni quando si lavora per almeno sette ore consecutive compreso tra la mezzanotte e le cinque del mattino. I lavoratori notturni come accennato sono considerati appartenenti alla categoria di persone che svolgono lavori usuranti: di conseguenza, la possibilità di andare in pensione prima può essere riconosciuta ai lavoratori pubblici o privati che hanno svolto attività lavorative usuranti per almeno 7 anni oppure per almeno metà della vita lavorativa totale.

Per i lavoratori notturni dipendenti, esiste la possibilità di andare in pensione con un’anzianità contributiva minima di 35 anni, una età minima di 61 anni e 7 mesi ed il contestuale perfezionamento della quota 97,6 (somma di età e anzianità contributiva). Invece, per quanto riguarda i lavoratori notturni autonomi, allora bisogna aggiungere un anno all’età minima di anzianità (non 61 anni e 7 mesi, ma 62 anni e 7 mesi) con quota 98,6.