Autovelox, la polizia non sa più cosa fare per combattere il trucco di WhatsApp | Mette a rischio la sicurezza stradale
Tramite la celebre app di messagistica istantanea sempre più conducenti riescono ad evitare i controlli stradali.
Non c’è alcun dubbio che WhatsApp ci abbia semplificato la vita su più fronti. Infatti grazie a questa piattaforma gli utenti sono in grado di inviare e ricevere in tempo reale messaggi, così come effettuare videochiamate e tante altre funzionalità di cui ormai milioni di persone non possono più farne a meno.
La nota app infatti negli ultimi anni ha conquistato il cuore di ben 2 miliardi di utenti, che continuano ad utilizzarla regolarmente. Non è un caso infatti che si tratta della piattaforma di messaggistica istantanea più amata e usata al mondo.
Come ben sappiamo, WhatsApp permette anche la creazione di gruppi dove più persone possono entrare in contatto e scriversi a vicenda. Alcuni di questi però potrebbero presto bannati in quanto forniscono informazioni cruciali relative alla presenza di controlli della polizia.
Il blocco di WhatsApp: ecco tutto quello che c’è da sapere
La Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto sta cercando di capire come affrontare il problema che potrebbe mettere in serio pericolo la vita degli automobilisti. Se infatti questi ultimi sono consapevoli dell’assenza di controlli da parte della polizia tendono a non prestare particolare attenzione ai limiti di velocità.
E questo ovviamente rischia di incrementare il numero di possibili incidenti e/o vittime. Ma non solo solo i gruppi di WhatsApp a fornire questo genere di informazioni. Lo fanno anche molte app di navigazione. Ciò non è sanzionato dal codice della strada ma la legge sulla sicurezza pubblica lo rende possibile. In effetti condividere la posizione degli autovelox per esempio, è legale perché, oltre a essere segnalati, la stessa Direzione generale per la sicurezza ne rivela la posizione sul proprio sito web. Le cose però stanno cambiando con gli smartphone e i controlli casuali.
Come risolvere il problema in maniera definitiva
Rivelare la posizione dei controlli della polizia rende ovviamente più facile per molti automobilisti infrangere non solo i limiti di velocità ma anche la legge che riguarda la guida sotto l’effetto di alcol o droghe, o persino quella relativa alla guida di un veicolo non assicurato. In alcuni paesi europei però sono già arrivate le prime multe per diverse applicazioni e gruppi WhatsApp che avvisavano gli automobilisti della presenza di autovelox lungo la strada.
In Spagna per esempio è stata sanzionata una società che gestisce un’app di questo tipo così come una persona che gestiva gruppi WhatsApp con più di 15 mila persone. Ora si sta studiando legalmente come affrontare la questione. E’ chiaro infatti che l’annuncio di controlli di polizia attraverso i social mini seriamente la sicurezza stradale, in quanto consente ai trasgressori di eludere la legge, mettendo a rischio la vita di tutti gli utenti della strada.