La Mecca, il caldo estremo uccide quasi 1.000 fedeli in pellegrinaggio | La strage religiosa
Secondo le ultime stime sarebbero più di 900 i fedeli morti in Arabia Saudita durante il famoso pellegrinaggio.
Ogni anno milioni di persone si recano a La Mecca, la città santa dei musulmani, in occasione dello Hajj, il celebre pellegrinaggio che ciascuna persona di fede musulmana dovrebbe compiere almeno una volta nella vita. Si tratta di un’esperienza religiosa estremamente significativa e memorabile, ma che regolarmente miete moltissime vittime, soprattutto per l’estremo caldo che caratterizza il luogo.
Basti pensare che nei giorni del pellegrinaggio a La Mecca si sono raggiunti gli oltre 51 gradi. Una situazione molto spiacevole per tutti i presenti ma non solo. Infatti queste temperature implacabili hanno provocato più di 900 morti e il numero rischia di salire a causa degli innumerevoli dispersi.
I parenti e gli amici di questi ultimi hanno setacciato gli ospedali e setacciato e varie piattaforme online con la speranza di ricevere delle notizie. In totale sono stati circa 1,8 milioni le persone provenienti da tutto il mondo che hanno preso parte al pellegrinaggio religioso, molte delle quali anziane e malate. Finora sono state confermate vittime originarie dei seguenti paesi: Egitto, Giordania, Indonesia, Iran, Senegal e Tunisia.
Temperature in continuo aumento
Un diplomatico asiatico ha dichiarato che ci sono stati circa 68 morti provenienti dall’India, mentre altri risultano dispersi. Alcuni sono deceduti per cause naturali e tra questi molti sono risultati essere anziani. Le altre morti invece sono dovute alle condizioni meteorologiche.
Questo almeno è ciò che gli ufficiali presumo, anche se la conferma avverrà nei prossimi giorni, quando si scopriranno più informazioni a riguardo. La certezza invece riguarda il fatto che le temperature nell’area stanno aumentando di 0,4 gradi ogni decennio.
Sempre più morti
L’anno scorso sono stati registrati più di 200 morti tra i pellegrini, la maggior parte dei quali provenienti dall’Indonesia. Ogni anno decine di migliaia di pellegrini tentano di compiere l’hajj attraverso canali irregolari perché non possono permettersi i permessi ufficiali, spesso costosi. Uno dei diplomatici arabi ha dichiarato infatti che molti dei morti egiziani non eranoregistrati.
Come accennato in precedenza, l’hajj è uno dei cinque pilastri dell’Islam e tutti i musulmani che ne hanno i mezzi devono compierlo almeno una volta nella vita. Il suo calendario è determinato dal calendario lunare islamico, che ogni anno si sposta in avanti rispetto al calendario gregoriano. Negli ultimi anni i rituali, principalmente all’aperto, si sono svolti durante la torrida estate saudita.