Inizia il Burning Man: il festival hippie del deserto con biglietti da 300$ | Partecipanti con un reddito medio di 100.000$ all’anno

Festival Hippie in America (pexels.com) – zapster.it

Ancora disponibili i biglietti per il celebre festival in pieno deserto: il Burning Man brucerà anche quest’anno.

Una tradizione tutta americana che vorrebbe andare contro la tradizione stessa: tutto iniziò nel 1986, quando due amici di San Francisco trascinarono una enorme scultura sulla spiaggia della città e le dettero fuoco.

A vedere l’incendio accorsero 35 persone, e quello fu il primo Burning Man della storia, un rituale che divenne poi un festival che si sarebbe ripetuto inizialmente a ogni solstizio d’estate.

Il festival oggi ha la durata di 10 giorni e quest’anno si terrà a partire dal 25 di agosto fino al 2 settembre e il costo del biglietto si aggira attorno ai 300 dollari. Ci sono dieci principi che il Festival dovrebbe incarnare, che sono stati scritti dal suo co-fondatore Larry Harvey: tra questi la partecipazione e l’inclusione radicale.

Un festival assai bizzarro che presenta una atmosfera anarchica e una serie di istallazioni artistiche, divenuto negli anni celebre anche per la presenza di personaggi famosi.

Burning Man, furono ospiti anche Elon Musk e Mark Zuckerberg

Nonostante la sua storia assai famosa e di successo, negli ultimi anni il Festival sembra perdere colpi: dopo la sua quasi totale sospensione per via del Covid, nel 2022, nell’anno della sua ripresa, le temperature erano di un caldo insopportabile e i burners hanno dovuto sopportare anche delle tempeste di sabbia.

Non solo: lo scorso anno, nel 2023, al contrario, una pioggia torrenziale ha trasformato il luogo in cui si teneva il festival in un lago fangoso mettendo ancora una volta in pericolo i partecipanti. Gli svantaggi climatici, però, non sono l’unica tipologia di imprevisti che sta distruggendo il festival lentamente.

Burning man: coda chilometrica nel deserto- Facebook- zapster.it

Burning Man, le critiche al festival crescono sempre di più

Secondo molti ex partecipanti e non solo, il Burning Man avrebbe ormai perso il suo senso e il suo spirito: non solo raccoglie ormai un numero spropositato di burners, ma starebbe anche causando dei danni all’ambiente – mentre si è sempre proposto di non lasciare traccia. Rispetto allo scorso anno i partecipanti sono in calo, seppure ancora si parla di moltissime persone che hanno acquistato il biglietto anche con largo anticipo.

Mentre all’inizio il Burning Man esprimeva principi contro il materialismo e il consumismo, sembra che tale critica sociale che dovrebbe essere insita nei principi del Festival stia man mano andando a scemare, basti pensare all’enorme costo del biglietto e alla presenza di personalità come Jeffrey Bezos di Amazon.

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Beatrice Martini