Più Intelligenza Artificiale svilupperemo e più aumenterà il nostro consumo di acqua | Come si spiega questa strana connessione
Un consumo che andrà crescere in modo quasi direttamente proporzionale: ecco qual è la connessione tra acqua e IA.
L’Intelligenza Artificiale sembra essere sempre più prossima a pervadere ogni tipo di area lavorativa e non della nostra società: si tratta di un enorme passo avanti della tecnologia che, si spera, permetterà di evitare tutti quei compiti noiosi e ripetitivi e consentirà, invece, all’umanità di esercitare tutte le sua funzioni umane di discernimento, spirito critico e creatività.
Molti sono assai critici sull’ampio utilizzo dell’IA: è sempre bene studiare le situazioni, seppure ci appariranno assai più chiare con una certa distanza temporale, ma in tal caso c’è poco da fare, visto che l’economia brama ormai l’applicazione dell’Ia in quasi tutti i campi lavorativi.
L’IA è spesso associata a un’idea di mondo ecologico e contestualmente tecnologico, si pensa, infatti, che il progresso debba andare a braccetto con la sostenibilità ambientale: eppure, a quanto pare, per il momento non è così.
Infatti c’è una preziosa risorsa il cui utilizzo e consumo sono stati analizzati proprio in relazione all’uso dell’IA: parliamo dell’acqua, il cui “spreco” è aumentato nei luoghi in cui vi è una alta concentrazione di data center utili agli algoritmi alla base dell’IA.
Intelligenza Artificiale: consumo di acqua alle stelle
Il dato preoccupante viene direttamente dagli USA: il consumo di acqua è aumentato di quasi il 65% nei data center in Virginia.
Ecco cosa sta succedendo: l’aumento dell’uso di strumenti di intelligenza artificiale ha portato alla creazione di più data center, il che ha aumentato il consumo di acqua per raffreddare le apparecchiature informatiche. A evidenziarlo è stato soprattutto un articolo in merito pubblicato sul Journal of Engineering and Exact Sciences (jCEC).
Acqua “sprecata”: un bene prezioso per raffreddare le macchine
Una volta esaminati i dati che vedono un crescente consumo di acqua in relazione alla maggiore presenza di data center, ci si è iniziati a chiedere se vi siano metodi più sostenibili per raffreddare le macchine ed evitare che queste si danneggino o surriscaldino.
Una soluzione efficace nei luoghi in cui il clima è tendenzialmente rigido è quella del raffreddamento ad aria. In alternativa c’è un progetto di Tesla di Elon Musk che, contestualmente alla creazione del proprio data center, prevede sei grandi ventilatori sul tetto dell’edificio, insieme a un sistema di raffreddamento a liquido che promette di garantire un controllo preciso della temperatura.