Spreco alimentare: sai quanti soldi e risorse stai gettando in spazzatura? Usa il trucco dei magazzinieri, non butterai più nulla

Pasta - Canva - Zapster.it
Pasta – Canva – Zapster.it

Quali trucchi usi per sprecare meno cibo possibile? Hai mai sentito parlare del metodo FIFO? Risparmierai quintali di cibo, facendo un favore al pianeta e al tuo portafogli.

Ogni giorno vengono buttati via chili e chili di cibo ancora buono. Lo spreco alimentare è uno dei problemi del nostro pianeta più gravi di sempre, dal momento che le nostre risorse non sono eterne, anche se sembra qualcuno se ne dimentichi sempre.

La crisi alimentare ed energetica, per non parlare in generale di quella ambientale, è gravissima. Gli studiosi hanno stimato che se continuiamo di questo passo, entro il 2030 potremmo arrivare a consumare definitivamente le risorse che avremmo dovuto continuare a usare negli anni a venire.

Ma come è possibile risparmiare cibo? I metodi per imparare a essere un po’ più consapevoli sono diversi, ma uno dei più semplici è il FIFO. Ne hai mai sentito parlare? Inizia ad applicarlo anche tu.

Spreco alimentare, metti in pratica il metodo FIFO e risparmia cibo e soldi

Per risparmiare cibo, per prima cosa occorre imparare a diventare più consapevoli delle risorse che possediamo. Bisogna imparare a razionarle con criterio, dal momento che non dureranno per sempre. Inoltre, è importante acquistare solo quello che davvero ci serve.

Un errore molto comune, infatti, è comprare cibo al supermercato ma poi andare continuamente a pranzo o a cena fuori casa, così da non riuscire a consumarlo in tempi utili. Ovviamente, bisogna sempre considerare la scadenza, ma questa non è sempre così vincolante: qui entra in gioco il metodo FIFO.

Cibo - Canva - Zapster.it
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Spreco alimentare, metodo FIFO: attenzione alla data di scadenza

Il “FIFO” è un metodo molto utile per risparmiare sia cibo sia soldi. Il nome è un acronimo e deriva dall’inglese “first in, first out” e prende in considerazione sempre la data di scadenza. Che cosa significa? La data di scadenza infatti non è sempre così vincolante, dipende dal tipo di alimento.

Prendi un alimento e controlla l’etichetta. Se c’è scritto “da consumare preferibilmente entro” significa che dopo quella data il cibo potrebbe perdere alcune qualità nutritive, ma questo non lo rende meno “buono”: è ancora commestibile e non ci sono danni per la salute.

Se invece l’etichetta dice “da consumare entro”, senza “preferibilmente“, allora la data non è posticipabile e quell’alimento deve essere per forza consumato entro tale giorno, altrimenti si potrebbero avere dei danni. Impara a controllare tutti questi dettagli, così eviterai di buttare del cibo che in realtà è ancora buono.