Arriva la truffa dei pacchi non richiesti: utenti Shein, Temu o Aliexpress le prime vittime del ‘brushing’

Pacchi - Canva - Zapster.it
Pacchi – Canva – Zapster.it

Hai sentito parlare del “brushing”, la nuova truffa messa in atto da venditori su siti come Shein, Temu o Aliexpress? Sembra innocua, ma in realtà è molto pericolosa.

Ogni giorno si sente parlare di truffe che avvengono sul web. Oggi ne esistono tantissime e la maggior parte approfitta dell’ingenuità o semplicemente della distrazione delle persone, che pensano di starsi affidando a un certo sito ufficiale e poi si scopre essere tutta l’opera di un truffatore.

Se fino a poco fa la truffa più diffusa su Internet era il phishing, adesso ce n’è una nuova, il brushing. Si tratta di una truffa molto diversa dalla prima, che in apparenza non sembra dannosa per chi la riceve, ma in realtà può rivelarsi molto insidiosa.

Il brushing, infatti, comprende il furto dei dati personali della vittima e all’inizio non sembra neanche una truffa, bensì un colpo di fortuna. La persona, infatti, riceve un pacco che non ha ordinato. Un guadagno inaspettato, diresti, giusto? In realtà non proprio.

Brushing, la truffa dei venditori di Shein, Temu e Aliexpress

Il brushing funziona più o meno così. Una persona iscritta a un qualsiasi sito di ecommerce, da Amazon a Shein, un bel giorno riceve dal corriere un pacco che non aveva ordinato. Potrebbe pensare a uno scambio, ma sul pacco ci sono proprio i suoi dati personali, quindi è strano. La maggior parte delle persone, però, non approfondisce e pensa semplicemente a un errore nella stampa delle etichette da incollare sui pacchi.

Spesso si tratta di oggetti di poco valore, come vestiti o articoli per la casa. E qual è il problema? Alla fine è un regalo! Non proprio, perché il venditore che ha inviato il pacco si è impossessato illegalmente dei dati della persona a cui lo ha spedito. Ma perché farlo?

Pacchi corriere - Canva - Zapster.it
Pacchi corriere – Canva – Zapster.it

Brushing, attenzione al furto dei dati personali

I truffatori che attuano il brushing sono venditori su siti di ecommerce che rubano dati personali degli utenti e li usano per simulare delle finte vendite. Inviano il pacco e poi sono sempre loro a lasciare una recensione spacciandosi per chi ha comprato l’oggetto, generando quindi traffico tra i propri articoli in vendita.

Questo stratagemma che può sembrare poco ortodosso ma innocuo è in realtà molto pericoloso. Il venditore è in tutto e per tutto un truffatore, non solo perché lascia finte recensioni che potrebbero mentire sulla effettiva qualità del prodotto, ma anche perché è riuscito a impossessarsi dei tuoi dati personali.